Nosce Te Ipsum? Who We Are?
PREMESSA: Colgo qua l’occasione per scusarmi. Mi scuso per i tanti excursus che in questo sito potrebbero sembrarvi fuori tema; e mi scuso per i tanti excursus che mi son passati per la testa e che avrei voluto fare ma che non ho fatto. Per entrambi i casi mi scuso sinceramente
L’autore del sito è Leonardo Massi, nato a Città di Castello (PG) nel 1978 è storico, ittitologo, geografo, antropologo. Due lauree, una in Storia Antica (Ittitologia), vecchio ordinamento, ed una in Studi Geografici ed Antropologici (Sistemi Informativi Territoriali), laurea magistrale, entrambe ottenute presso l’Università di Firenze, gli conferiscono l’appellativo di storico, ittitologo, geografo, antropologo. Un dottorato di ricerca in “Civiltà del Mondo Antico”, sempre presso l’Università di Firenze, e altri “titoli” che riempiono il cv e che sono da usarsi in rigoroso silenzio in qualsiasi bar della crosta terrestre. Ha pubblicato e pubblica (assai più raramente) su riviste accademiche internazionali attinenti al Vicino Oriente Antico (Studi Epigrafici e Linguistici – CNR, Altorientalische Forschungen ecc.), riviste presenti in tutte le biblioteche di università trattanti la Storia e le tematiche Linguistiche del vicino Oriente Antico. Attualmente insegno (le cose più “umili” le si devono scrivere in prima persona …) Geografia Turistica ed Economica in qualità di docente di ruolo presso l’Istituto Tecnico Mazzotti di Treviso. Lo dico perché ciò è funzionale al sito. Siccome questo sito è stato pensato in primis per i miei studenti di classe quinte, e siccome è visibile e usufruibile (ovviamente) a tutti ed in particolar modo ai colleghgi e agli interessati alla geografia turistica, è bene che aggiunga altri due “foglietti” da cv che danno maggior consistenza a questo sito nato per scopi tendenzialmente didattici: ovvero vincitore di TFA (abilitazione per l’insegnamento della Geografia presso Università di Padova), vincitore del concorso a cattedra per la scuola secondaria superiore, membro della commissione esaminatrice del concorso nazionale a cattedra per Geografia (A21/A021) e tante altre cose attinenti. Sinceramente non è che questi titoli siano così altisonanti, ma in verità non lo erano nemmeno gli altri e in fin dei conti non credo che ne esistano; però come dicevo poc’anzi, essendo questo sito nato per “parlare” ai miei studenti, a colleghi ed ad altri interessati a questi argomenti (per i più disparati motivi), mi sembrava giusto segnalare che attualmente (e ormai da qualche anno) mi occupo di queste tematiche.
Dico che il sito era “tendenzialmente” rivolto agli studenti, in quanto ovviamente non si tratta di vere e proprie lezioni. Ma le lezioni sono la base su cui poi l’ho sviluppato. Inoltre è bene puntualizzare che lo scrivo io e quindi lo scrivo come voglio senza tanti compromessi. Per chi lo legge è gratis (ci mancherebbe) e per chi lo scrive è un motivo di riempimento del proprio tempo libero (resto sul fumoso come in fondo tutto è).
Perché l’ho creato pensando inizialmente solo ai miei studenti di classe quinta? Perché un anno ho avuto un problema fisico che mi ha tenuto lontano da scuola nell’ultimo periodo, periodo focale che precedeva gli esami di Stato. Sebbene mi sia adoperato per cercare di far si che i ragazzi e le ragazze che avevo in classe avessero meno disagio possibile, ed essendo impossibilitato a parlare per un lungo periodo, ho pensato che se avessi fatto un sito internet sarebbe stato tutto più semplice. Anche per i colleghi commissari (esterni ed interni) che avrebbero composto la commissione esaminatrice dei miei studenti. Questo sito in quel caso avrebbe dovuto integrare il libro di testo e alcuni articoli utilizzati nel corso dell’anno in classe. Una volta così impostato, il sito ha poi subito cambiamenti nonché alcuni ampliamneti verso tematiche che si affrontano all’inizio del percorso di un qualsiasi corso di Geografia Turistica. Il nome del sito così come il nome della disciplina non mi è mai piaciuto. Geografia Turistica può essere inteso in maniera riduttiva per l’ampiezza della materia. Forse dovremmo dire e parlare di una geografia modellata sulla psicologia e sulla cultura di gruppi di esseri umani di differenti luoghi. E del loro incontro. Forse dovremmo parlare di Psicologia del Turismo o di Geografia Culturale. Ma essendo il turismo una questione prettamente economica dovremmo parlare anche di Geografia Economica. Però l’economia viene a volte interpretata come l’equivalente di finanza, invcece è ben altra cosa: l’economia sottolinea in maniera determinante le relazioni umane che si sviluppano dai legami umani, piuttosto che il mero conto finanziario (di soldi) di un dare e avere di una relazione. Cosa che comunque non è banale, lo stipendio che deriva dalla scuola mi è gradito… Ma le relazioni ed i luoghi che mi ha portato ad intrecciare, ed i loro sviluppi, è ben altra cosa. Ad ogni modo tutto è legato e qualsiasi appellativo/scatolina tassonomica avessi scelto, ci sarebbe stato sempre da ridire. Così ho optato per il nome del corso “Geografia Turistica” che mi trovavo (e trovo) ad insegnare. E trovandolo incredibilmente libero e a disposizione, ho comprato un dominio con tale dicitura. E continuo a mantenerlo.
Insomma, per chi legge questo sito, un’avvertenza: il sito nasce con degli obiettivi che poi sono andati leggermente modificandosi. Come sempre ognuno conosce ciò che inizia ma in generale non sa dove si dirige e dove lo porterà. Cerco di mantenere la rotta su questioni prettamente didattiche, ma annoiandomi terribilmente, e dovendo pagare e usare tempo per sviluppare questo progetto-sito, poi in fin dei conti lo scrivo e lo redigo secondo come piace a me. Certo, non posso dedicarmici a tempo pieno e quindi non sarà immediatamente esaustivo, e forse non lo diventerà mai, ma tenterò (anche per piacere personale) di implementarlo costantemente e di aggiornare le pagine e gli articoli già prodotti. Questa è un’intenzione non è una promessa. A te posso solo augurare buon divertimento e buona lettura.
Come mi dicono in tanti, nelle presentazioni dovrebbe trovare posto anche una fotografia dell’autore. Ma le foto degli autori sono sempre così belle. Appena me ne faranno una particolarmente bella o non appena avrò imparato ad utilizzare parecchio bene photoshop, prometto che ne pubblico una. Certo che il tempo passa, i capelli si imbiancano e le rughe iniziano a segnare solchi. Il momento ideale per iniziare a dire agli altri quello che dovrebbero e quello che devono fare. Ma non credo che la posizione mi si addica, ne credo che sia mai né facile né richiesto di dire agli altri quello che debbano dover fare. Peccato. Però voglio lasciarvi quello che scrissi in una specie di “simposium” di “geografi” dove tutti scrivevano (indotti a farlo ovviamente) il senso del viaggiare. Che è un pò quello che facciamo (indirettamente) in questo sito.
” ……”
A me sinceramente spesso, molto spesso, del parere degli altri non importa poi tanto. Mi importa che nei miei studenti possano emergere pareri personali e che si facciano una loro idea di fronte a determinati contesti e situazioni. Mi importa meno sentirle. Ognuno di noi il suo aprere lo manifesta in mille modi visibili, a volte è vero che se non vengono esplicati si rischia di confondere e mistificare le cose. Allo stesso tempo, però, spesso non è che esplicare significa chiarire. Lo sarebbe se quel “consoci te stesso” fosse davvero e non a parole il nostro primo obiettivo.
C’è questo quadro -stilografia di Erscher che mi è sempre sembrata “esplicativo”:

Qua, in fin dei conti, si vede che tutto ciò che vediamo e consideriamo del mondo siamo noi stessi. Spesso lo penso. Ma allo stesso tempo tutto in fin dei conti sarebbe noioso. Ma noioso è una prospettiva umana.