Motivazione geologica, sociale ed economica alla prima foresta di grattacieli del nostro pianeta

Manhattan è un’isola nota in tutto il mondo per aver plasmato tutto il mondo. Almeno questo nostro mondo contemporaneo. È la prima vera e propria metropoli contemporanea, è il primo esemplare di Homo Sapiens Sapiens comparso tra le altre città Neanderthaliane. Con lei è nata la città moderna, con lei si è diffusa la città moderna. È l’Eva delle città moderne che ci sono oggi nel pianeta Terra. Perché proprio Manhattan è diventata l’archetipo di ciò? Come mai proprio qua a Manhattan si è sviluppata la prima metropoli moderna? Per rispondere dobbiamo elencare una serie di premesse e di innovazioni tecnologiche che proprio qua hanno preso piede a fianco alle dinamiche sociali imprescindibili da tali appropriazioni tecniche. Ovviamente tra le premesse vi è anche quella di natura geologica. Iniziamo proprio da quest’ultima come si farebbe in un normale libro di Geografia.

Fig.1 Isola Manhattan

Manhattan è un’isola posta alla foce del fiume Hudson ed è circondata a ovest proprio dall’ Hudson, a est dallo stretto marittimo denominato East River, che la separa da Long Island; a nord, un altro stretto, l’Harlem River, la divide dal Bronx e quindi dal resto del continente statunitense. Il distretto amministrativo di Manhattan però all’omonima isola aggiunge altre piccole isole tra cui la celeberrima Liberty Island (famosa per essere l’ubicazione della Statua della Libertà) nel porto di New York a sud.

Lo stato roccioso sottostante gran parte di Manhattan è una roccia metamorfica forte. I novelli cultori della geologia possono andarsi a vedere il seguente link per avere delle delucidazioni di base rapide su cosa sia una roccia metamorfica (gli esperti se lo possono andare a vedere di nascosto, l’importante è saperlo, non siate timidi): http://ebook.scuola.zanichelli.it/lupiagloboblu/volume-minerali-e-rocce-vulcani-terremoti/la-crosta-terrestre-minerali-e-rocce/rocce-metamorfiche#40 La roccia metamorfica era il fondamentale presupposto per la tecnologia di inizio XX secolo alla costruzione dei grattacieli. Si tratta infatti di un tipo di rocca adatta alle fondamenta di edifici alti. A Central Park ne sono presenti numerosi affioramenti, di cui la Rat Rock è tra i più grandi (sebbene central park era formato principalmente da zona paludosa e questo fatto lo tenne fuori dalla sfrenata corsa edilizia. Ne parlemo nella parte relativa alla trattazione di in Uptown). Tale conformazione geologica di Manhattan ha favorito la costruzione di molti grattacieli nelle zone in cui il substrato è più vicino alla superficie. Si veda in proposito anche la Fig. 2 sottostante.

Fig.2 Manhattan con in primo piano Midtown e in lontananza Downtown (foto di Anthony Quintano)
Fig. 3 Manhattan 1949

Ovviamente non tutta l’isola presenta uno strato uniforme roccioso, i differenti affioramenti hanno prodotto la sua attuale fisionomia. Gli strati che all’epoca consentivano (per questioni prettamente tecniche) una base su cui poter costruire in altezza sono quelle che anche attualmente conservano le alte foreste di cemento, queste artificiali sequoie. Non per nulla le due zone principali sono per l’appunto Midtown e Downtown. In partricolar modo ciò spiega come mai la Midtown è così ricca di grattacieli a scapito di altre zone zone. Nelle immagini sopra (Fig.1 Fig2 e Fig.3) ciò è estremamente visibile. La Fig. 3 rimandando al 1949 è anche più chiaramente esplicativa in quanto le tecniche dell’epoca imponevano una ricerca pedologica atta alla costruzione. Mi spiego meglio, attualmente il grattacielo più alto al mondo si trova ad Abu Dhabi, non esattamente quindi collocato su un affioramento roccioso. Siamo nel deserto arabico. Ma la tecnica è cambiata dagli anni ’40 in cui invece la base su cui si ergevano le fondamenta erano ancor più decisive.

Il presupposto fisico è fondamentale, ma da solo spiega poco. Esistono altre zone del pianeta terra in cui il subastrato che affiora è formato da rocce di natura metamorfica, ma non in tutte queste zone è nata una nuova New York. Come sempre ci sono più fattori che concorrono allo svilupparsi di eventi. Una visione sistemica nella nostra attuale società e cultura che da essa deriva, è fondamentale a comprendere cose ed eventi. Infatti alcune nuove ricerche dimostrerebbero che i fattori economici hanno influenzato maggiormente la posizione di questi grattacieli più di ogni altra considerazione di natura fisica (Si veda i proposito, per gli interessato ovviamente, Matt Chaban, Uncanny Valley: The Real Reason There Are No Skyscrapers in the Middle of Manhattan, in The New York Observer, 17 gennaio 2012. ; Matt Chaban, Paul Goldberger and Skyscraper Economist Jason Barr Debate the Manhattan Skyline, in The New York Observer, 25 gennaio 2012. ).

Da qui la domanda: perché proprio New York si è trasformata nella prima vera e propria metropoli moderna? Abbiamo tante motivazioni che confluiscono in questa tangibile creazione urbana. È indubbio però che per costruire in altezza oltre che a presupposti fisici servono anche delle specifiche conoscenze tecnologiche. E qua cito una frase che ho citato così tante volte che ormai non ricordo nemmeno più da dove l’ho presa. Ogni mezzo tecnico è sempre uno strumento sociale (Offner J.M. – 1996 – Gli effetti strutturali dei trasporti: mito politico, mistificazione scientifica, in: Geografia delle comunicazioni. Reti e strutture territoriali. pp. 53-67, Torino. Ovviamente scherzavo, i rimandi alle citazioni fatele sempre quanto più precise potete)

L’ordine sceglietelo voi, tanto le dovete leggere entrambe … tranquilli prevalgono di gran lunga le parti scritte …

error: prendi appunti e fatti i tuoi schemi ... fai proprio come se tu fossi in classe ...