La Nascita della Metropoli Moderna – Costruire in Altezza

All’inizio del XX secolo New York (Manhattan nello specifico) fu teatro di una vertigginosa corsa ad erigere l’edificio più alto del mondo. Da allora i grattacieli hanno forgiato il mito delle grandi metropoli del nostro tempo. Questa è la prima vera e proprio metropoli moderna agli albori del mondo attuale.

Lavoratore all’opera 1930
Manhattan 1945

Una nuova forma allo spazio antropico. C’è una foto che tutti conosciamo e che merita una menzione speciale, questa sottostante

Construction workers eat their lunches atop a steel beam 800 feet above ground, at the building site of the RCA Building in Rockefeller Center. 1932

La storia di questa foto e dei suoi protagonisti è emblematica. Chi non l’ha mai vista? Come tutte le foto ha un qualcosa di articiale e allo stesso tempo di profondomanete reale. La foto ritrae 11 lavoratori in pausa pranzo durante la costruzione del Rockfeller Center. Non è stata scattata senza avviso e senza preparazione, cviononostante questi “lavoratori dell’aria” non stavano facendo nulla di particolarmente insolito né per il cantiere del Rockfeller Center né poer altri cantieri degli altri giganti urbani.

La storia di questa foto è assai particolare perché un recente un recente documentario è riuscito a svelarne i nomi e la storia di quattro diq uesti alvoratori. Almeno così si crede. In riferimento a ciò si veda http://www.lastampa.it/2013/07/22/esteri/la-foto-svelata-su-quella-trave-c-anche-mio-padre-Hc5eOFwhh61cDVMAfXZNBP/pagina.html oppure nella versione del New York Times (tanto epr rimanere più in tema) al seguente link: https://www.nytimes.com/2012/11/11/movies/lunch-atop-a-skyscraper-uncovered.html .

Se quella foto è un caso ed è particolare sotto tanti aspetti, non furono né rari né singolari i lavoratori impegnati in queste mastodontiche e futuristiche costruzione (ricordate che siamo negli anni’20 e ’30).

Migliaia di operai lavorarono alla costruzione dei grattacieli, erigendo lo scheletro di acciaioio di questi “giganti”. La maggior parte erano immigrati alla ricerca del “sogno americano”, ma ci fu anche un consistente gruppo di indiani mohawk. La rivista New Yorker parlava di quest’ultimo gruppo in questi termini: “erano agili come capre. Capaci di muoversi senza paura su una stretta trave sospesa nel vuoto.”

Lavoratori Mohwak

Questi lavoratori dovevano arrampicarsi a centinaia di metri di altezza senza le condizioni di sicurezza che oggi consideremmo minime. Ciononostante , il numero di morti  – a volte per le raffiche di vento , ma altre per imprudenza – non fa mai elevato.  Nell’Empire Strate building per esempio, dove lavoravano ogni giorno oltre 3 mila operai , morirono solo 5 persone, due delle quali per caduta, secondo quanto riportato dalla storica Jennifer Rosenberg. In cambio gli operai ricevevano un salario molto superiore rispetto a quello di altri colleghi ed erano oggetto di ammirazione generale. La genete si accalcava sui marciapiedi per osservarli, mentre i giornali dedicavano articoli su articoli a questi “cowboy del cielo”, come li soprannominò nelò 1908 Ernest Poole. I fotografi come Lewis Hine e Charles Ebbets, li immortalarono in immagini emblematiche che sono diventate parte del mito dei grattacieli di New York.

New York 1933
New York 1934

Erano i tempi delle grandi sfide architettoniche, quando si chi8edeva a degli uomini la conquista di uno nuovo spazio. In palio c’era la conquista delle altezze e la metropoli per eccellenza stava cambiando il modo di creare lo spazio calkpestabile. Ancora oggi ammiriamo i tangibili grattacieli di New York, ma in queste immagini diamo spazio a coloro che non sono più toccabili. A quegli uomini che si sono arrampicati nei cieli. Sospesi nel vuoto, aggrappati agli scheletri delle impalcature, in bilico tra passato e modernità. In queste immagini i protagonisti sono gli operai del boom edilizio dei primi anni del secolo passato, durante i quali nella Grande Mela vennero costruiti edifici come il Woolworth Building, il Bank of Manhattan Trust Building, il Chrysler Building e l’Empire State Building.

Lewis Hine – This file was donated to Wikimedia Commons as part of a project by the Metropolitan Museum of Art. See the Image and Data Resources Open Access Policy

La conquista dell’altezza

Abbiamo più volte visto come per i grandi eventi i Paesi organizzatori hanno da sempre presentato grandi innovazioni tecnologiche atte a stupire (ricordate Expo Shanghia o il treno “bullet” delle olimpiadi di Tokyo?). Anche la corsa architettonica verso il cielo che ha plasmato i paesaggi urbani di tutto il mondo cominciò nel 1853 con l’obiettivo di sorprendere i visitatori di un grande evento che si tenne proprio a New York. Si trattava dell’EXPO 1853 di New York, contemporaneo a quello europeo di Dublino. Per il grande evento si innaugurò un nuovo palazzo che riecheggiava nel nome e nella struttura il Crysrtal Palace di Londra innaugurato pochi anni prima (1851) proprio in funzione della prima esposizione universale ( https://www.milanoplatinum.com/expo-1853-new-york.html ). E proprio al Crystal Palace di New York si pensò bene di proporre un qualcosa di stupefacente. Un qualcosa che avrebbe meravigliato il pubblico presente all’evento.

Expo 1853 New York – New York Crystal Palace – By Karl Gildemeister (1820-1869) [Public domain], via Wikimedia Commons

Così tutto ebbe inizio. A New York. Tutto ebbe inizio quando Elisha Graves Otis, figlio di un agricoltore del Vermont e infaticabile inventore, aveva presentato il freno di sicurezza per ascensori sotto la cupola di vetro del Crystal Palace, che era stato costruito l’anno prima. L’evento, anche s enon fu particolarmente fortuinato, segnò la nascita dell’ascensore di sicurezza, che gettava le basi intellettuali, artistiche e pratiche per la costruzione del Woolworth Building, quello che fu al tempo il grattacielo più alto del mondo. Fu quindi Otis a depositare il primo brevetto di un sistema di sicurezza depositò il brevetto di un sistema di sicurezza paracadute, destinato ad impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi. Senza ascensore provate a scendere a far spesa o a portare su un pacco d’acqua ad un piano a vostra scelota tra il 20 esimo e l’ottantesimo. Non che farlo tutti i giorni dal quarto piano (riferimento non casuale) sarebbe da segnalare come una vera comodità. Riguardo la storia dell’ascensore vedere i seguenti link: http://magiascensori.it/lascensore-e-la-sua-storia/ https://ascensoristi.com/storia-dellascensore/ http://www.flascensori.com/storia.php

Otis e la sua dimostrazione

La società Otis è ancora ben attiva, si veda il seguente link: https://www.otis.com/it/ch/

Tuttavia nel 1854 mancava ancora qualcosa per costruire queste avvenieristiche “cattedrali” moderne. Era infatti necessaria (tra le altre cose) una fornitura cospicua e costante di acciaio resistente, privo di impurità chimiche e a prezzi convenienti. Ma non si dovette aspettare molto. Nel 1855 (praticamente l’anno dopo … come recita un proverbiale adagio: la necessità aguzza l’ingegno…) l’inventore e industriale inglese Henry Bessemer brevettò il suo processo per trasformare la ghisa nel tipo di acciaio che, insieme all’ascensore di Otis, avrebbe rivoluzionato l’ingegneria strutturale e l’architettura di tutto il mondo.

Nenry Bessemer, 1890
Lucien Lefèvre-Electricine 1897

Il vetro in lastre, prodotto su larga scala a partire dagli anni ‘50 dell’ottocento, e l’illuminazione elettrica (disponibile a partire dagli anni ‘80), furono gli altri ingredienti essenziali per la costruzione di quei grattacieli che avrebbero definito il profilo della New York del XX secolo. Tra tutte le novità una particolare menzione a quella che tra le altre più modificò la vita quotidiana di ogni essere umano vivente: l’illuminazione elettrica.

Very bright arc lighting (such as this one in 1882 New York) could only be used outdoors or in large indoor spaces where they could be mounted high out of people’s sight line.

Il 4 settembre del 1882 Thomas Edison inaugura a New York la prima rete d’illuminazione elettrica al mondo. Accadde a Pearl Street Station, nella zona a sud di Manattan, dove circa 400 lampadine installate dalla Edison Electric Illuminating Company si illuminarono per la prima volta e diedero la luce a circa 85 cittadini.
L’invenzione di Edison venne percepita subito per quello che sarebbe stato un cambiamento epocale che segnò l’inizio dell’era dell’energia elettrica. Un cambiamento incredibile, che portava la sostituzione delle vecchie lampade a gas con le lampadine ad incandescenza. (fonte: http://www.occhiopavese.it/elements/62/news/142/Accadde_Oggi/2381/4_settembre_1882_Thomas_Edison_inaugura_a_New_York_la_prima_rete_d_illuminazione_elettrica_al_mondo/ )

Laying the electrical Tubes electric lines under street Edison Pearl Street Utility June 21 1882 Harpers Weekly

Non vi offendete ma se siete curiosi di sapere come funziona la lampada (alla base di tutto ciò) potete guardare anche questo link per bambini … fate finta che sia per adulti https://www.focusjunior.it/tecnologia/invenzioni/chi-ha-inventato-la-lampadina

Ovviamente il “mezzo tecnico è sempre uno strumento sociale” (citazione di uno di cui non ne sentirete mai parlare) e di conseguenza (senza dilungarmi sull’implicazione della citazione precedente) anche qua la tecnologia è una concausa della creazione dei grattacieli. In sintesi e senzxa considerare altre dinamiche sociali più profonde e più “potenti” ma rimanendo nel pratico, vi contribuirono anche:

-la rapida crescita demografica della città

-l’aumento dei prezzi del suolo

-l’incremento della massa dei colletti bianchi e la conseguente necessità di nuovi uffici

E tutte queste esigenze a new York e a manhattan soprattutto (chew è un’isola …) erano particolarmente forti …

Manhattan 1870

L’immagine sopra rappresenta Manhattan nel 1870. Già allora lo spazio sembrava abbastanza saturo ma non andavano a ridursi gli input che spingevano sempre più popolazione a stabilirsi a Manhattan.

crescita popolazione di New York City

Dai dati raccolti emerge come la crescita della popolazione a NY fu esponenziale altrettanto fu quella di Manhattan almeno fino al 1930. L’anno prima ci fu il tracollo della borsa e la conseguente crisi del ’29 che durò fino allo scoppiod ella seconda guerra mondiale. Fu una crisi durissima e non sorprende che un centro finnziario così importante come Manhattan ne pagò le conseguenze anche in termini di popolazione. Ma nei decenni prima la crescita era a dir poco considerevole. manhattan passò da poco più di 1,1 milioni di abitanti del 1880 ai 2,3 milioni del 1910 (in proposito per dati ufficiali vedere: “Census of Population and Housing” Census.gov. Retrieved June 4, 2016). La conseguenza è che se non si può crescere in larghezza ma le esigenze economiche-sociali imponevano una crescita, l’unica via/soluzione a disposizione è quella di crescere/svilupparsi in altezza. Così già nel 1931 Manhattan era diventata una moderna foresta di altissime sequoiedi di cemento armato.

Manhattan 1931

Ciononostante è bene però specificare un non banale dettaglio. I grattacieli non furono costruiti per primi a Manhattan ma bensì a Chicago, città dove aveva luogo la famosa scuola di Chicago attinente all’architettura. Fu proprio a Chicago che dopo il grande incendio del 1871 che venne costruito il primo “grattacielo”. Siccome era il primo nemmeno si sapeva bene come chiamarlo in quanto nuova categoria architettonica. Così fu sempre qua che per primo si adottò il termine skyscraper (grattacielo appunto) , termine fino allora utilizzato solo per designare determinate bandiere delle navi, alcuni colpi del tennis e un certo tipo di cappello a cilindro (queste derivazioni trovate su un articolo di Storica-National Geographic 2018 n. 108.

Home Insurance Building, Chicago

Questo “palazzo” fu costruito su progetto della famosa “scuola di Chicago”, al tempo stesso un movimento e una vera e propria scuola che riuniva archietti affermati e di avanguardia. Si chiamava la Home Insurance Building, e viene ricordato come il primo grattacielo del mondo, fu costruito a Chicago nel 1885 e fu demolito nel 1931 nella logica americana del rinnovo e miglioramento dell’ambiente costruito. In America la funzionalità veniva prima di tutto, le logiche della conservazione a noi europei così care erano sconosciute nel dinamico e creativo Stato nord americano.

Gli imprenditori newyorkesi seguirono a ruota, ma su scala molto più grande l’esempio di Chicago, grazie ad una situazione particolarmente favorevole dal punto di vista geologico. Mentre Chicago sorgeva su terreni argillosi, non molto adatti alla tecnologia disponibile all’epoca per costruire edifici alti, Manhattan poggiava su un robusto strato di granito.  Grazie alla base rocciosa, i primi grattacieli di new York poterono sorgere su appoggi solidi.

Così tutto era pronto per una delle competizioni più spettacolari che il gnere umano abbia mai fatto. Il primato dell’edificio più alto del mondo. Una lotta contro la gravità che univa, come abbiamo visto, tecnologia e dinamiche sociali. Una lotta che era mondiale ma che era maledettamente locale e limitata ad un piccolo isolotto lungo sui 20 km e largo dai 3 ai 4 km. È a Manhattan che una feroce competizione fece sì che in pochi anni si subentrarono l’uno all’altro una serie di grattacieli che si spodestarono dal primato mondiale d’altezza. Di queste moderne torri di Babele rendiamo un veloce elenco.

Il primato iniziale come grattacielo più alto della Terrra spetta al famosissimo Woolworth building.

“The Woolworth Building, New York City” / postcard
il grattacielo Woolworth nel 2016
edificio Woolworth 2004

Woolworth Building, ultimato nel 1913 e alto 241 m (all’epoca edificio più alto al mondo fino al 1930), ispirato al gotico europeo.  Sembra che il progetto fosse suggerito al costruttore (l’architetto Gilbert) dal proprietario medesimo (F.W. Woolworth, fondatore di una catena di grandi magazzini) che era un grande ammiratore del palazzo di Westminster

Il primato gli fu strappato dalla Bank of manhattan, attualmente denominata Trump Building

Trump Building nel 2005 (Nota TB)

Trump Building (40 Wall Street – New York – Stati Uniti) – 282 mt – 70 piani. 
Edificio piu’ alto del mondo nel periodo: 1930-1930
Mantiene il record dall’aprile del 1930 fino al maggio dello stesso anno

Originariamente noto come La Banca di Manhattan (Bank of Manhattan). Più tardi venne rinominato Trump Building divenendo noto a tutti anche per l’indirizzo. L’edificio è stato completato nel 1930, dopo solo 11 mesi di costruzione e fu il grattacielo più alto del mondo subito dopo il completamento. Progettato in parallelo con il Chrysler Building, doveva superare quest’ultima costruzione per altezza ma in realtà il progetto del Chrysler Building prevedeva un espediente da realizzare all’ultimo momento, e cioè la costruzione di una grandiosa guglia che permise di superare la banca di Manhattan. E così il primato passò al Chrysler Building (New York – Stati Uniti) – 282 mt (tetto) – 319 mt (con antenna) – 77 piani. Edificio piu’ alto del mondo nel periodo: 1930-1931

Chrysler Building nel 2009
Empire State Building from the Top of the Roc autore: Jiuguang Wang

Il primato del Crysler building non durò a lungo e fu sostituito poche mesi diopo, e ciò la dice di gran lungo sull’attivismo costruttivo della città, da quello che è probabilmente l’edifico più famoso di New York: l’Empire State Building. Empire State Building (New York – Stati Uniti) – 381 mt (tetto) – 443,2 mt (con antenna) – 77 piani
Edificio piu’ alto del mondo nel periodo: 1931-1972

E poi venne l’ultimo (in questo caso le ultime) grattacielo più alto del mondo di New York,World Trade Center (New York – Stati Uniti) – 417 mt (tetto) – 526,3 mt (con antenna) – 110 piani. Ovviamente più che di un edificio si dovrebbe parlarne al plurale, non per nulla erano e sono conosciute come le Twin Towers.
Entrambe le torri furono distrutte nell’ambito degli eventi dell’11 settembre 2001
Edificio piu’ alto del mondo nel periodo: 1973-1974 ovvero le Twin Tower

autore: Jeffmock, Arial view of WTC in March of 2001

Ovviamente il fermento costruttivo continua a Manhattan, anzi negli ultimi anni si può dire che si sia ulteriormente accentuato. ma ormai la palma dei primati per gli edifici più alti el pianeta terra è nelle mani, e nei cieli, delle potenze asiatiche. Però per farvi assaggiare meglio l’importanza che New York ha avuto nella costruzione in altezza (sapere etimologicamente parlando è assaggiare), vi faccio vedere questo video (se volete, altrimenti passate avanti). Nel video ci sarebbero alcune imprecisioni e allo stesso tempo ci sarebbero delle precisazioni da fare. Caso mai ne parleremo.

5 commenti su “La Nascita della Metropoli Moderna – Costruire in Altezza”

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