Midtown

Qua siamo nella zona turistica per eccellenza di Manhattan. I confini della Midtown è grosso modo l’area di Manhattan compresa tra il Greenwich Village a sud e Central Park a nord, cioè tra la 34a e la 59a strada.

autore: Patrick Theiner ; Midtown Manhattan from Empire State Building observatory nel 2009 (Nota 1)

Comprende molti dei più famosi grattacieli di New York, tra cui l’Empire State Building, il Chrysler Building, la Bank of America Tower, il Palazzo delle Nazioni Unite, e grandi zone commerciali come il Rockefeller Center e Times Square. È attraversata da famose strade quali la Fifth Avenue, la Avenue of the Americas (la Sixth Avenue), Broadway, Park Avenue e Madison Avenue. Vi si trovano il Museum of Modern Art, la Carnegie Hall, il Madison Square Garden, la sede del New York Times, la New York Public Library (la più grande biblioteca pubblica degli Stati Uniti), la Cattedrale di San Patrizio e tre delle quattro maggiori reti televisive statunitensi.

autore Anthony Quintano, Midtown Manhattan and Times Square district nel 2015 (Nota 2)

Camminare per Midtown significa anche camminare tra le sedi di molte grandi aziende statunitensi, trra sedi di importanti tv e giornali e quant’altro. Il tutto concorre a darti quella sensazione di essere al centro del mondo umano. Citiamone alcuni: Barnes & Noble,  è il più grande venditore al dettaglio di libri degli Stati Uniti. Fondata nel 1873 ; Calvin Klein, società di alta modo statunitense. Per dar ragione ad un vasto numero di mie conoscenti presenti e passati, quando si parla di modo io taccio.  Colgate-Palmolive, EstéeLauder, JPMorganChase, McGraw-Hill, The New York Times, Morgan Stanley, Simon & Schuster, SixFlags (la più grande catena di parchi divertimento del mondo, e sappiamo quanto essi pesino nella collocazione turistica ..).

Si hanno poi le grandi tv e aziende produttrici di Entartainment e simili, per sempio: CBS Corporation, CBS Corporation è una società americana che opera nel campo dei mass media, che deriva da una scissione della vecchia Viacom. Ma Midtown è anche sede della nuova viacom, o meglio di Viacom Inc, (abbreviazione di Visual & Audio Communications) è un conglomerato dei media statunitense, con vari interessi in tutto il mondo nei canali televisivi satellitari e via cavo (MTV Networks, Nickelodeon e BET), nella produzione e distribuzione di pellicole (Paramount Pictures) e nell’intrattenimento sportivo (Bellator Fighting Championships). Ma sempre in questo ambito televisivo-cinematografico trovate la potente Time Warner che include anche La Warner Brothers Entertainment, Inc., abbreviata in Warner Bros. E visto che i supereroi hanno distrutto in lungo e in largo, e per più volte, l’intera New York, dove poteva essere la sede della Marvel entertainment? A Midtown è evidente. E poi tanti altre famose aziende come

Se voi provate a pensare l’importanza del cinemanella trasmissione di valori (e nel forgiare nuovi valori oltre che nel diffonderli) avrete un vago sentore dell’importanza di Midtown. Nion per nulla il cinema è anche un importante, importantissimo, mezzo pubblicitario e di valutazione turistica.

Il quartiere di Midtown a New York è il vero fulcro e centro vitale della città. È la zona del business, degli uomini in giacca e cravatta che camminano spediti con il loro bicchierozzo di caffè in mano. Ma è anche la zona turistica per eccellenza, con Times Square, i grattacieli più famosi,  l’Empire, il Chrysler, la Grand Central Station e altre imperdibili attrazioni. È la zona più trafficata e incasinata della città, con molti posti da visitare, da vedere e da vivere a tutte le ore del giorno e della notte.

Midtown (Nota 3)

Iniziamo la nostra trattazione delle attrattive turistiche principali a partire dal simbolo di manhattan, dal grattacielo più famoso del mondo: l’Empire State Building

La storia dell’Empire State Building è praticamente la storia del turismo. non sto esagerando. Si tratta di un grattacielo nato per essere affittato a scopo residenziale e di uffici (principalmente) ma che per sopravvivere (o meglio per far sopravvivere la società che aveva così tanto investito nella sua costruzione) ha dovuto riciclarsi ben presto in attrattiva turistica. E per far ciò si sono dovute sviluppare anche delle strategie che saranno prolifiche di conseguenze. Si consideri che l’Empire State Building è un’attrazione turistica a tutti gli effetti e ogni anno oltre tre milioni di visitatori affollano la terrazza panoramica dell’ottantaseiesimo piano e l’osservatorio al centoduesimo È la storia di un qualcosa che ha puntato molto sul cinema per diventare famoso e che quindi ha svolto un ruolo da antesignano per tanti suoi successivi simili. Insomma tutto dell’Empire State Building ci parla di turismo, più o meno direttamente.

Foto di Walkerssk da Pixabay  Empire state building (Nota E)
Foto di mscamilaalmeida da Pixabay , Empire State Building (Nota E2)
Photo by Kris Coady from Pexels (Nota E3)

Si tratta di uno dei maggiori simboli della città (se non il principale) ed è stato il grattacielo più alto del mondo fra il 1931 e il 1967 grazie ai suoi 443 m di altezza (comprensiva del “pennone”, mentre l’altezza è di 381 m se si considera il tetto dell’edificio). Il primato gli fu tolto dalla torre di Ostankino costruita a Mosca in piena guerra fredda. Anche se il primato di quest’ultima è contestato e bisogna vedere che cosa si intende per edificio o costrutto più alto del mondo. Ad ogni modo oggi come ieri questi primati sono simbolo di prestigio e di potenza (economica, tecnologica, geopolitica). Il titolo di grattacielo più alto di New York lo perse invece quando fu superato dalle Torri Gemelle la cui innaugurazione avvenne il 4 Aprile 1973. Riacquistò il primato cittadino dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e lo mantenne fino al 2014 con l’inaugurazione del One World Trade Center, alto 541,33 m. Nel 1964 Andy Warhol gli dedicò addirittura un documentario che consacra il ruolo dell’Empire come emblema degli Stati Uniti. Nel 1981 (sebbene in alcuni siti trovi la data del 1986) l’edificio fu iscritto nel National Historic Landmark Program e pertanto da allora è considerato monumento nazionale.  Ma fu sopratutto il cinema a consacrare la sua fama. Molte scene di famose pellicole furono girate tra piani, ascensori e terrazze dell’Empire State Building.

La più famosa in assoluto è la scena finale di King Kong, quando il il gigantesco gorilla viene ucciso in cima al grattacielo dagli aerei che gli sparano contro. Era il 1933 e da quel olmento quella scena che in verità era stata “costruita” ad Hollywood immortalò il pennone dell’Empire State Building nella storia del cinema mondiale.

Ma andiamo con ordine. Il cantiere di quello che sarebbe diventato il più alto grattacielo del mondo aprì il 24 settembre del 1929 mentre le grandi operazioni di scavo per le fondamenta iniziarono il 22 gennaio del 1930, a pochi mesi dal crollo borsistico del 1929. Di certo per un edificio così impegnativo e costoso il periodo in cui nacque non era di certo di aiuto.

Il 17 marzo del 1930 si iniziò a lavorare all’assemblaggio della struttura di acciaio, che venne completata il 19 settembre, dopo appena ventitré settimane. I lavori di completamento proseguirono altrettanto rapidamente al ritmo di quattro piani a settimana impiegando circa 3.400 operai, in gran parte immigrati italiani e irlandesi, affiancati da una cospicua minoranza di nativi Mohawk provenienti dalla riserva canadese di Kahnawake, assunti per la loro ottima capacità di equilibrio anche a considerevoli altezze; tuttavia il cantiere dovette registrare il decesso di sei operai durante i lavori (vedere la parte relativa alla costruzione in altezza)

La competizione aiutò ad accellerare illavori …. La costruzione infatti durò complessivamente soltanto ventuno mesi, allo scopo di togliere al vicino Chrysler Building il recente titolo di grattacielo più alto del mondo. Il nome venne scelto in onore dello stato di New York, storicamente noto come Empire State ma probabilmente fu suggerito anche dalla curiosa coincidenza con il nome della cava dell’Indiana da dove proveniva la pietra utilizzata per il rivestimento esterno: Empire Mill Land.

Malgrado il ragguardevole risultato raggiunto, nel periodo immediatamente successivo alla sua costruzione, in piena grande depressione, gli uffici rimasero quasi interamente vuoti, costringendo la proprietà a far accendere alcune luci al suo interno per evitare che ciò si capisse; questo inutile stratagemma valse al grattacielo l’ironico soprannome di Empty State Building. Non male.

Nei primi anni trenta il grattacielo risentì della concorrenza del vicino Rockefeller Center e risultò affittato soltanto per un quarto della sua superficie commerciale. Fu allora che ci si sforzò di reinterpretare il mastodontico edificio in chiave turistica al fine di rientarre in parte dalle spese sostenute. A salvare dalla bancarotta la società di gestione di questo grande edificio fu proprio la sua considerevole altezza e l’uso turistico che se ne fece. L’apertura di un osservatorio posto al penultimo piano e l’accesso al pubblico della grande terrazza dell’ottantaseiesimo piano lo fecero diventare una delle maggiori attrazioni turistiche; successivamente nei locali interni adiacenti ad essa venne anche realizzata una cappella dove era possibile sposarsi. Gli introiti dei primi anni derivati dal costante flusso turistico eguagliarono l’importo complessivo della rendita degli affitti. L’edificio quindi stava diventando sempre più famoso e allo stesso tempo necessitava sempre di maggior fama per attirare nuovi potenziali turisti e così si sfruttò un nuovo mezzo di diffusione di massa: il cinema. Il cinema puntò sulla fama dell’Empire State Building, l’Empire State Building puntò sulle capacità diu diffusione del cinema. I vantaggi furono reciproci e assai prolifici di sviluppi.

This is a scan of the original publicity poster for King Kong (1933) (Nota K1)

Nel 1933 infatti l’edificio godette di una prima, vera notorietà mediatica quando fu scelto per la scena finale del celebre film King Kong.

scena del film King Kong 1933. Un film di Ernest Beaumont Schoedsack, Merian C. Cooper

Un film di così successo non poteva che esser ripetuto. Così se ne avranno varie successive versioni, tutte che raggiungono il loro punto culminante sempre in cima all’Empire State Building, ormai protagonista indiscusso assieme all’enorme gorilla. Ci sarà la versione del 1976, quella del 2005 e quella del 2017 in cui è stato però cambiato il titolo in Kong: Skull Island.

King Kong del 2005 di Peter Jackson
Locandina King Kong 2005

Nella realtà King Kong non ha fatto danni all’edificio, ma ciò non vuol dire che attraversò indenne i suoi primi anni di vita. Nel 1945 l’edificio, ancora in parte sfitto, fu oggetto di una collisione aerea da parte di un velivolo militare che si schiantò accidentalmente sul lato nord causando quattordici vittime. Un triste precedente dell’11 Settembre 2001.

Nel corso degli stessi anni cinquanta venne installato un primo impianto di illuminazione esterna a partire dal settantaduesimo piano e al pennone sommitale vennero aggiunte antenne e ripetitori per le trasmissioni televisive. Da allora svariati piani dell’edificio ospitano studi televisivi e radiofonici. Come si diceva, dopo trentasei anni l’Empire State Building perse il primato di edificio più alto del mondo in favore della torre di Ostankino completata a Mosca nel 1967, in piena guerra fredda. Mentre nel 1973 le Torri Gemelle del World Trade Center gli tolsero anche il primato del grattacielo più alto di New York. Ciononostante, esso è rimasto uno dei simboli più riconoscibili della città e, con la sua cima illuminata, scandisce tuttora immancabilmente i maggiori eventi cittadini, nazionali e mondiali.

Nel 2000 il grattacielo fu acquistato  da Donald Trump, che in seguito rivendette nel 2002 all’imprenditore immobiliare Peter Malkin.

In seguito al drammatico crollo delle Torri Gemelle negli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, l’Empire State Building tornò ad essere l’edificio più alto di New York, ma ormai soltanto il secondo più alto degli Stati Uniti, dopo la Willis Tower.

Il riconquistato primato newyorkese fu nuovamente infranto il 30 aprile 2012, giorno in cui la Freedom Tower, completata poi il 30 giugno 2013, lo superò di pochi metri.

L’edificio, il cui disegno è caratterizzato da un’austera e simmetrica sobrietà tipicamente art déco, è il risultato della sovrapposizione e dell’intersezione di svariati moduli a parallelepipedo che si sommano a varie altezze al di sopra dell’ampio basamento rettangolare di soli sei piani, generando una varietà di spazi per terrazze e la caratteristica forma rastremata che ottemperava le leggi del piano regolatore dell’epoca (vedere nuova metropoli costruire in altezza)

L’Empire State Building ospita fin dal principio svariati uffici commerciali ma è anche sede di svariati studi radiofonici e televisivi. La prima emittente a trasmettere i primi segnali radiotelevisivi sperimentali il 22 dicembre 1931 fu la RCA, che affittò i locali dell’ottantacinquesimo piano e fece installare una prima antenna sulla cima del pennone. Dal 1940 si stabilirono anche alcune altre emittenti radiofoniche tra cui il canale commerciale WNBT, stabilitosi nel 1940 e, in seguito, la nota emittente NBC che ha mantenuto la sua sede fino al 1950.

L’Empire State Building è uno dei simboli di riferimento della città e, con la sua cima illuminata, scandisce immancabilmente i maggiori eventi cittadini e mondiali. Il primo impianto di illuminazione esterno dell’edificio venne installato nel 1956 alla base del settantaduesimo piano ed era costituito da 4 proiettori rotanti di un metro e mezzo di diametro.

Il 26 novembre 2012 uno spettacolo inedito condotto da Alicia Keys ha inaugurato il nuovo impianto di illuminazione che ha sostituito i precedenti neon da un nuovo sistema di proiettori led programmati tramite un sistema computerizzato. Questo nuovo impianto consente di illuminare la cima dell’edificio fino a sedici milioni di colori ma offre altresì la possibilità di creare un’illuminazione più dinamica consentendo anche effetti incrociati, ondulatori o stroboscopici

(elenco dei colori dell’illuminazione per data/evento/festività: vedere su wikipedia)

Visto che il prossimo grattacielo di cui aprleremo sarà un altro costruito in stile Art Déco, facciamo un piccolo paragrafo dedicato a caratterizzare questo stile/corrente artistico.

ART DÉCO: L’Art déco (nome derivato per estrema sintesi dalla dicitura ExpositionInternationaledesArtsDécoratifsetIndustrielsModernes, Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne, tenutasi a Parigi nel 1925 -detto anche Stile 1925) è stato un fenomeno del gusto che interessò sostanzialmente il periodo fra il 1919 e il 1930 in Europa, mentre in America, in particolare gli Stati Uniti, si prolungò fino al 1940: riguardò le arti decorative, le arti visive, l’architettura, la moda. L’Art déco è caratterizzata dall’uso di materiali come l’alluminio, l’acciaio inossidabile, lacca, legno intarsiato, pelle di squalo o di zebra. L’uso massiccio di forme a zigzag o a scacchi, e curve vaste (diverse da quelle sinuose dell’Art Nouveau), motivi a ‘V’ e a raggi solarihttp://www.settemuse.it/arte/corrente_art_deco.htm A New York l’emblema più eclatante di Art déco è indubbiamente il Chrysler Building.

autore: Eric Marshall nel 2014 (Nota C)
autore: Petr Kratochvil  (Nota C2)

CHRYSLER BUILDING è un altro magnifico esempio di architettura art déco. La bellezza del Chrysler Building è proprio nel suo stile architettonico Art Déco che ancora oggi lo rende il grattacielo più bello di New York, anche secondo quanto stabilito ufficialmente da una giuria di architetti, storici e ingegneri nel 2005. La costruzione fu fortemente voluta da Walter Percy Chrysler, proprietario dell’omonima società produttrice di auto, per ospitare il quartier generale della propria compagnia. Quando la guglia fu posta sulla cima del grattacielo era il 1930 e il Chrysler Building raggiungeva 319 metri di altezza contando ben 77 piani. Fu il grattacielo più alto del mondo per poco più di un anno, tra il 1929 e il 1931.

Dal 2008 è gestito da due società immobiliari, euna è di Abu Dhabi (visto che l’abbiamo studiato), si tratta della Abu Dhabi Investment Council. (ARTICOLO DA INSERIRE MARZO 2019 CHE LO VOGLIONO TRASFORMARE IN ATTRAZIOEN TURISTICA VERA E PROPRIA)

Chrysler Building (Nota C3)

È oggi un’attrazione imperdibile per chi visita New York, anche se non è più possibile salire fino in cima al grattacielo ma solo vedere la hall. Fino al 1945 al settantunesimo piano del Chrysler Building si trovava un osservatorio  panoramico, ma successivamente l’accesso al pubblico fu chiuso per fare spazio al Cloud Club, che occupava 14 piani tutti riservati ai membri, prevalentemente milionari e uomini d’affari; il club comprendeva ristoranti di lusso, un barbiere e altri servizi. Oggi il club non esiste più e i piani sono occupati da uffici. A questo indirizzo troverete tutte le fotografie dei ristoranti e bar di questo Club dentro il Chrysler Building, io purtroppo non ho i diritti per poterle qua proporre, ma basta fare un click sul seguente link: http://www.decopix.com/art_deco_photo_galleries/the-cloud-club/

Nonostante la notorietà il Chrysler Building non è un’attrazione turistica, quindi a differenza di altri grattacieli famosi non ci sono ristoranti, terrazze panoramiche né biglietti d’ingresso. I piani sono occupati esclusivamente da uffici e unità immobiliari ad uso residenziale

I turisti devono quindi accontentarsi di ammirare l’elegante hall dell’edificio, una delle più costose di Manhattan. Si tratta comunque di uno spazio molto ampio: i primi due piani, infatti, ospitavano in passato un salone per l’esposizione delle automobili. I dettagli decorativi dell’atrio sono mozzafiato: le pareti sono rivestite di marmo africano, il pavimento è sempre in marmo ma di un colore tenue e i soffitti sono riccamente decorati con  dipinti realizzati da Edwuard Turnbull in cui sono raffigurati aeroplani, auto e scene degli operai impegnati nella costruzione del Chrysler Building. L’insieme quindi è molto raffinato e lussuoso e l’illuminazione crea un effetto accogliente e ancora più sofisticato. Anche gli otto ascensori non sono da meno, con le porte in legno e intarsi decorativi. La lobby ospita anche il primo orologio digitale inventato al mondo. Un’ultima curiosità: l’unico modo per godersi il panorama dalla cima del Chrysler Building è…prendere appuntamento dal dentista! Al 75° piano si trova infatti lo studio di colui che viene soprannominato “il dentista del cielo”! ( vedere anche: https://www.marcotogni.it/chrysler-building/ )

autore: davidgsteadman
Empire State Sunrise – Chrysler Building (Nota C4)

Il 30° piano, riservato alle attrezzature tecniche, è senza finestre ed al loro posto vi è un fregio bicolore in mattoni che rappresenta ruote di automobile con tanto di parafanghi in metallo.
Gli angoli dell’edificio sono invece ornati da fregi che riproducono, enormemente ingranditi, i tappi dei radiatori delle vetture della Chrysler.
La parte più alta del grattacielo, prima della punta in acciaio, è ornata agli angoli da enormi doccioni che riproducono una testa d’aquila, anch’essi in acciaio inox.
Tutta la parte alta del grattacielo è rivestita in acciaio inox ed ha una forma tanto caratteristica da essere unica.

In puro stile Art Decò, è composta da una serie di archi sovrapposti per ogni lato con le caratteristiche finestre triangolari, che durante la notte vengono illuminate.
Infine troviamo la guglia di 60 metri di altezza che fu montata per ultima in gran segreto. All’interno della base della guglia fu realizzata una lussuosa suite di due piani per lo stesso Chrysler.

Se l’esterno di questo prestigioso edificio è tanto particolare, l’interno non può essere da meno.

L’ingresso rivestito in marmo rosso visto dall’atrio (Nota C5)
I pannelli lignei delle porte di alcuni ascensori, riccamente decorati a intarsio (Nota C6)

L’atrio fu progettato come un immenso salone per esporre le automobili, nel 1978 fu restaurato e ancora oggi si possono ammirare le decorazioni in marmo, granito e acciaio cromato. Notevoli sono i 18 ascensori le cui porte sono in legno pregiato decorate a intarsio con motivi che ricordano un loto stilizzato. in altri contesti si trova invece che i motivi sono a forma di palma

L’atrio rivestito in marmo rosso, con i soffitti obliqui e affrescati (Nota CC)
atrio
Hall del Chrysler Building


Si può anche ammirare un soffitto dipinto che rappresenta i mezzi di trasporto innovativi del XX secolo. Sempre per ricordarci la vera funzionalità di questa struttura. Se il nome già non fosse bastato.
Particolarità da notare del Chrysler Building è che al contrario di altri edifici dell’epoca, non presenta nè una terrazza panoramica, nè ristoranti nei piani più alti. Observation and broadcasting
When the building first opened, it contained a public viewing gallery on the 71st floor, which was closed to the public in 1945. The private Cloud Club occupied the 66th-68th floors, but closed in the late 1970s. The very top stories of the building are narrow with low sloped ceilings, designed mostly for exterior appearance with interiors useful only to hold radio broadcasting and other mechanical and electrical equipment.[7] Television station WCBS-TV (Channel 2) originally transmitted from the top of the Chrysler in the 1940s and early 1950s, before moving to the Empire State Building.[7] For many years, WPAT-FM and WTFM (now WKTU) also used the Chrysler Building as a transmission site, but they also moved to the Empire by the 1970s. There are currently no commercial broadcast stations located at the Chrysler Building. Non era nato ne era stato trasformato in un’attrazione turistica. E al contrario degli altri edifici dell’epoca, il Chrysler Building vanta anche il fatto che nessun operaio morì durante la sua costruzione (forse anche perché oltre alla struttura in acciaio è fatta di mattoni invece che cemento)

GRATTACIELI CHE SONO OPERE D’ARTE

Nel 1978 una commissione dichiarò il Chrysler Building monumento storico di New York. Ne sottolineava non solo il prodigio ingegneristico, ma anche l’eleganza e la bellezza, sia dall’esterno che nelle decorazioni interne. La hall costituisce un esempio notevole di design in art déco, con un murale sul soffitto che rappresenta il progresso dell’uomo. Walter Chrysler era deciso a fare del suo edificio un tributo al “commercio e all’industria mondiali” e volle impressionare i suoi rivali con marmi del Marocco, travertino di Siena e il nuovo acciaio inossidabile tedesco.

particolare della guglia (Nota CC1)

La CUSPIDE

Nel 1928 Walter P. Chrysler, il meccanico del Michigan che sarebbe diventato un magnate automobilistico, venne a sapere che Craig H. Severance aveva in programma la costruzione della Bank of manhattan Tower, che sarebbe diventata l’edificio più alto del mondo. Il grattacielo di Severance puntava a raggiungere quasi i 283 metri, ovvero circa 60 cm in più del palazzo che Chrysler stava progettando con il suo architetto Wiliam van Allen, ex socio e rivale di Severance. Quest’ultimo disegnò allora in segreto una guglia in acciaio inossidabile, con un’altezza di sette piani e motivi solari, che avrebbe sormontato il Chrysler Building. Incredibilmente riuscirono a mantenere nascosta questa struttura all’interno dell’edificio, per svelarla solo all’ultimo momento. Impiegarono non più di novanta minuti per innalzarla sul tetto del palazzo. Così il Chrysler Building, con i suoi 77 piani e 318,82 metri di altezza, divenne l’edificio più alto del mondo, anche se questo primato non era destinato a durare a lungo .. 11 mesi dopo fu inaugurato l’Empire State Building. La guglia di 38 m rese il Chrysler Building l’edificio più alto del mondo

La parte terminale culmina con la caratteristica cuspide realizzata con uno speciale acciaio inossidabile realizzato in Germania dalla Krupp e commercializzato con il nome Nirosta. Essa è scanalata fino alla cima ed è scandita da archi con finestre triangolari smerlate disposte a raggiera. 

L’apparato decorativo nell’insieme appare sobrio ma tuttavia non privo di numerosi richiami estetici al modo automobilistico suggeriti dallo stesso Walter P. Chrysler, come le decorazioni metalliche che riproducono i tappi alati dei radiatori dei modelli Chrysler del 1929 presenti sulla cima del basamento al trentunesimo piano e il fregio raffigurante ruote di automobili stilizzate con enormi perni argentati a imitazione dei coprimozzo e griglie d’aerazione esterne disposte in modo da sembrare delle prese d’aria laterali. Tuttavia gli elementi decorativi più evidenti sono gli otto grandi doccioni zoomorfi in acciaio posti agli angoli del sessantunesimo piano che raffigurano delle aquile stilizzate, simbolo dell’America, nonché logo della sottomarca Chrysler più lussuosa, la Imperial. A completare l’edificio vi è anche un articolato sistema di illuminazione esterna installato sul perimetro di tutte le finestre triangolari della cuspide e sulla base dell’ultimo modulo sottostante, che illumina lateralmente le pareti perimetrali esterne in differenti colorazioni a seconda delle occasioni.

Se la cuspide è u elemento inconfondibile di questo grattacielo, se le sue decorazioni e il suo stile interno sorprende di certo nemmeno i suoi ornamenti esterni lasciano indifefrenti e concorrono a rendere ancor più particolare questo prodigio ingegneristico. Una cinquantina di ornamenti in metallo sporgono agli angoli dell’edificio su cinque differenti piani. In genere ricordano i gargoyle (doccioni) delle cattedrali gotiche.

https://weburbanist.com/wp-content/uploads/2009/11/Gargoyles_7a.jpg

Nello specifico al piano 31^ troviamo queste teste di gargoyle che sono la riproduzione (ovviamente ingrandita) dei tappi dei radiatori dell’auto Chrysler 1929

Il piano61^ piano è invece decorato con aquile. Perché? Non l’ho trovato esattamente ma in molti siti statunitensi si trova che furono poste là come un richiamo ad un simbolo degli Stati Uniti che veglia dall’alto sulla città.

the stepping spires are made of stainless steel with a stylized sunburst motif, and sit just above a series of gargoyles that depict American eagles which stare out over the city

At each corner of the 31st floor, large car-hood ornaments made of Nirosta steel serve as visually striking objects that make the base look larger. These corner extensions help counter a common optical illusion seen in tall buildings with horizontal bands, whose taller floors would normally look larger.[157][158] The 31st floor also contains a gray and white frieze of hubcaps and fenders,[7] which symbolizes both the Chrysler Corporation and serves as a visual signature of the building’s Art Deco design.[34][11] The bonnet embellishments take the shape of Mercury’s winged helmet and resemble hood ornaments installed on Chrysler vehicles at the time ( https://en.wikipedia.org/wiki/Chrysler_Building )

 

Margaret Bourke-White – Metaphotography on the Chrysler Building (Nota Z1)
Foto di Ron F. da Pixabay https://pixabay.com/it/photos/chrysler-building-doccioni-new-york-1645464/
Scarcely visible from the ground, these automobile friezes are on the last two stages of the 31 stories of ziggurat plinths (Nota D32)
Eagles (61st floor) Jason Eppink from New York City, USA (Nota D33) 
vista dall’interno della “corona” (Nota 34)

L’ultimo capitolo della sua storia è racchiusa in questa parte di articolo (ma forse era meglio quello che avevo rpeso dal giornale io):

La “svendita” al gruppo RFR Holding
La fine che però questa fantastica storia sta per avere non è delle migliori: per quanto immensamente bello e ricco di valore storico l’edificio sta per esser letteralmente svenduto per la cifra di per soli 150 milioni di dollari. E se la cifra vi appare esorbitante, basti prendere in considerazione che equivale appena ad un sesto della somma per cui, solo nel 2008, era stato acquistato dal fondo di investimento Muabadala di Abu Dhabi: quindi era stato acquisito per la gigantesca cifra di 800 milioni di dollari. Il canto del cigno dello spettacolare Chrysler Building lascia grosse perplessità anche rispetto a tutto il mercato immobiliare della città di New York che, spesso, fa da contraltare di tutto l’andazzo del “mattone” negli Stati Uniti. Se una buona notizia c’è, è che ad acquisire lo straordinario monumento è stata una società con sede proprio a Manhattan, riconsegnato quindi in “mani” americane. La società acquirente è la RFR Holding: al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione relativa a piani di rilancio dell’edificio che figura dal 1976 nel National Historic Landmark Program come monumento nazionale. ( https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/new-yorksvenduto-chrysler-building-107811/ )

Passiamo ad un’altra attrazione sempre attinente aui grattacieli, il ROCKFELLER CENTER:  uno dei principali punti turisitici di New York, un grande complesso di grattacieli, negozi, ristoranti e molto altro.

Di David Shankbone – Opera propria, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1703831 (Nota RC)

È nella piazza centrale dell’intero complesso, la Rockfeller Plaza, che si accende il famoso albero di Natale di New York. Nello stesso periodo sotto il natalizio albero viene installato The Rink, ovvero la celebre pista di pattinaggio immortalata in molteplici successi di Hollywood. Un’usanza, quella dell’accensione dell’albero di Natale, che dura ormai da tempo

autore: Robert Richie, Rockfeller Center Natale 1964 Nota RC21

Fa parte del complesso anche il Radio City Music Hall, dove si tengono spettacoli teatrali e concerti. L’ottima acustica lo rende uno dei teatri più apprezzati di new York. E vista la ricorrenza dell’accensione dell’albero di natale nella “Plaza” si è visto bene anche di Oltre ad ospitare numerosi spettacoli e concerti, dal 1933 ogni anno vi si tiene il Radio City Christmas Spectacular, lo spettacolo di natale per eccellenza della Grande Mela. In tutta verità non è che personalmente lo trovi così attraente. Come tutti gli dspettacoli dal vivo è sicuramente piacevole, però, come dire, non è che andrei a New York per vedermi questo spettacolo. La mia sensibilità su questo egneri di spettacioli non è che sia ai massimi livelli, quindi lascio giudicare a voi mettendovi il link di un pezzo dello spettacolo noto perché è presente nella scaletta dello “show” fin dalla sua origine. fatevi un’opinione, e se un’opinione non vi viene (non è obbligatoria) prendetene soltanto visione https://www.youtube.com/watch?time_continue=55&v=6wg_s-tXlWs arebbe da aggiungere filmato come kin g kong)

Radio City Music Hall at Rockefeller Cente (Nota RC 4)

L’esterno del Radio City Music Hall non è che lo caratterizzi particolarmente, quello che lo rende così appetibile è ovviamente il suo interno. 

autore: Jazz Guy, Radio City Music Hall Stage (Nota RC7)

E per ultimo am non l’ultimo, l’attrazione principale del complesso è verosimilmente l’edificio della General Electric, conosciuto soprattutto sia per ospitare sia gli studi della NBC che una delle terrazze panoramiche più note di New York ovvero il Top of the Rock. Alla sua costruzione dobbiamo inoltre una delle foto più iconiche di New York ovvero la famosa Lunch atop a Skyscraper di Charles C. Ebbets (ne abbiamo già parlato…). Sempre all’interno del Rockefeller Center si trova il Top of the Rock (per gli amici TOR), una terrazza panoramica con vista mozzafiato sulla città. Consigliano tutti di acquistare i biglietti per tempo in quanto si può scegliere la data e l’ora in cui salire (si vede che finiscono presto). Il Top of the Rock è il vero ombelico di Manhattan. Siete nel mezzo, puntate verso nord e ottenete una splendida panoramica di central park fino all’orlo dei grattacieli; puntate verso sud e avete le più belle (a mio pareere) immagini di Manhattan con l’Empire State Building al centro. Un’attrazione immancabile per avere una visione di insieme della magniloquenza di New York e Manhattan

Foto di Samantha Alegre da Pixabay da Top of the Rock verso Sud(Nota TR1)
InSapphoWeTrustSegui
North view from Top of the Roc (Nota TR2)
Central Park

View from ‘Top of the Rock’ at the Rockefeller Cente (Nota TRD)
autore: Steve PetersonSegui
Top of the Rock Pano, 3 Giugno 2019(Nota CR 23)

L’ultima foto è davvero mozzafiato, come altrettanto lo sono quelle di giorno o delle mattine di nebbia. Questa foto tra l’altro è stata scattata qualche giorno fa, 3 Giugno 2019, è recentissima. Almeno stante a quando ho fatto questa pagina. Certo nel nostro mondo e ancor più a ragione nell’attuiale patria e locomotiva del capitalismo, lòa bellezza si paga. Ed una bellezza così dirompente non costa nemmeno poco. Per salire nella terrazza panoramica Top of the Rock un normale adulto deve spendere 32 dollari. Non male consioerando che è solo una terrazza. Per info dttagliate: https://www.viaggi-usa.it/top-of-the-rock/

Che New York ed in particolar Manhattan sembrino(e in certo qual modo lo sono) il centro del mondo (per lo meno fino ad ora …) lo dimostra anche questo palazzo della MIDTOWN: Palazzo dell’ONU, sede delle Nazioni Unite. L’Ufficio delle Nazioni Unite a New York è la sede principale dell’ONU; è un complesso di edifici situato a New York. Il terreno su cui sorge non appartiene agli Stati Uniti d’America in quanto gode del diritto di extraterritorialità. 

Palazzo delle Nazioni Unite, 2016 (Nota UN)
Palazzo delle Nazioni Unite, 2016 (Nota UN2)

L’edificio più noto del complesso è ovviamente il cosiddetto Palazzo di Vetro in cui ha sede il Segretariato delle Nazioni Unite.

Il Palazzo di Vetro, alto 154 m, inaugurato il 9 gennaio 1951. Il progetto fu in parte finanziato da una donazione di 8,5 milioni di dollari devoluta da John D. Rockefeller Jr.; il disegno è dall’architetto Oscar Niemeyer. Inizialmente le Nazioni Unite avrebbero voluto che la sede fosse disegnata da tutti i maggiori architetti mondiali, fu infatti chiamato anche Le Corbusier, poi, a causa di numerosi dissapori, il progetto fu affidato al solo Oscar Niemeyer.

Per far fronte all’invecchiamento della struttura, che la rende progressivamente inadeguata e insufficiente a contenere le numerose attività che vi vengono svolte, l’ONU sta costruendo una sede temporanea progettata da Fumihiko Maki tra le strade 41ª e 42ª. La sede temporanea dovrebbe ospitare gli uffici e le attività dell’ONU finché il Palazzo di Vetro non sarà ampliato.

L’assemblea generale ONU
opera dponata alle UN (Fig.1)

Si può visitare tramite un tour a pagamento, da prenotare per tempo. Il tour dura circa un’ora; vedere per info il seguente link: http://www.italyun.esteri.it/rappresentanza_onu/it/comunicazione/cittadini/tour-in-italiano-all-onu-come-visitare.html Avrete modo di vedere anche alcuni reperti e opere d’arte donate alle  Nazioni Unite nel corso degli anni. Nell’immagine sotto (Fig.1) è rappresentata l’opera donata all’ONU dal Lussemburgo. Certo che nello Stato in cui le armi si possono acquyistare tanto liberamente, e che creano così tante vittime all’anno, sembrerebbe più un’opera provocatoria che un regalo alle Nazioni Unite.

autore: Terabass , Times Square nel 2009 (Nota TS1)

Nell’immagine sopra vedete la celeberrima Times Square. Più che della piazza e basta bisognerebbe riferirsi alla zona di Times Square. Parlare di zona è più corretto in quanto con Times Square si intende un “territorio” che va ben oltre la piazza omonima.

La piazza di per sè stessa è ben più piccola della Piazza Rossa  (Mosca), di piazza Tienman e altre ancora. Ma non è meno celebre. Resa celebre dagli immensi cartelloni pubblicitari illuminati perennemente (furono spenti solo per 3h per le riprese di un film: Vanilla Sky).

Tra i tanti mega cartelli luminosi perennemente accesi di times Square ve ne è uno (una specie) particolarmente celebre e particolarmente importante che rimanda all’importanza finanziara di Manhattan per gli USA e per il resto del pianeta Terra, ovvero il Nasdaq.

nasdaq nelò 2012 (Nota N3)
Scott Vachalek
NASDAQ (portrait) Nota N6

NASDAQ, acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation (ovvero: Associazione nazionale degli operatori in titoli con Quotazione Automatizzata) è il primo esempio al mondo di mercato borsistico elettronico, cioè di un mercato costituito da una rete di computer.

La sede si trova a Times Square. Il NASDAQ è, essenzialmente, l’indice dei principali titoli tecnologici della borsa americana; vi sono anche quotate compagnie di molteplici settori, tra cui quelle informatiche come Microsoft, Cisco Systems, IBM, Apple, Google, Yahoo e Facebook.

Il nuovo gruppo borsistico è stato istituito a New York il 5 febbraio 1971. Fino a qualche anno fa il Nasdaq è stato caratterizzato da una forte volatilità, dovuta al boom della cosiddetta New Economy.

NASDAQ in Times Square, New York City,
April 2004 Author: Kowloonese (Nota N4)
bfishadowSegui
Nasdaq (Nota N7)
Times Square (Nota TS7)

Nella zona di times Square vi è anche la celeberrima Broadway. Broadway (letteralmente via larga) è un’ampia avenue di New York ed è una delle più antiche direttrici nord-sud della città, nata sul WickquasgeckTrail, un sentiero tracciato dai nativi americani nella boscaglia e negli acquitrini dell’isola di Manhattan. Con l’arrivo degli olandesi, l’antico percorso divenne la principale via di comunicazione di New Amsterdam, il nucleo originario della città di New York.

Broadway theater, comunemente detta semplicemente Broadway, è la porzione dell’omonima avenue di Manhattan che ospita, anche sulle strade adiacenti, oltre 40 teatri, nel Theatre District di New York. Assieme alla zona del West End londinese, Broadway theatre indica, per antonomasia, la maggiore concentrazione di teatri di lingua inglese, e non solo, al mondo.

Il distretto dei teatri di Broadway è una delle attrazioni popolari di New York.

Broadway
New York Public Library (Nota PL)

E sempre in zona avete anche la vostra meta preferita. E poi la vostra meta preferita a New York … New York Public Library

La New York Public Library (NYPL) è la terza più grande biblioteca dell’America del Nord. È gestita privatamente, da una associazione senza scopo di lucro 

Di Diliff – Opera propria, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=533750

Vicino alla Biblioteca troviamo Bryant Park è molto popolare sia fra i residenti che fra i turisti. Infatti nei pressi del parco sono situate varie attrazioni turistiche come Times Square o la torre della Banca d’America.

Infatti, il parco è intitolato al poeta e giornalista William Cullen Bryant (1794-1878) che, oltre ad aver posseduto e diretto il prestigioso giornale “Evening Post” di New York, viene definito dall’enciclopedia Treccani come “il padre della poesia americana del 19º secolo”. Di lui si ricorda anche il suo fervore per l’abolizione della schiavitù nel corso della guerra civile.

All’interno del parco, c’è una statua in suo onore, così come un busto bronzeo di Goethe e di Gertrude Stein.

Bryant park con NYPL
Bryant Park visto dall’alto, autore:
Sonja Pieper
 from Karlsruhe, Germany (Nota BP3)

I parchi di manhattan fanno quasi impressione se visti dall’alto. Circondati e strertti in mezzo a questi enormi grattacieli.autore: a

autore:André Natta .flickr.com/photos/acnatta/ Bryant POark (Nota BP7)

GRAND CENTRAL TERMINAL: LA STAZIONE FERROVIARIA PRINCIPALE DI NEW YORK

La Grand Central Station di New York non è una semplice stazione, è un capolavoro di architettura, un’icona e un pezzo di storia della città. Ed è anche il simbolo di come elevare ad attravazioen turistica puntando principalmente sul marketing, il simbolo di come creare un’attrazione turistica. Vi basterà entrare nell’atrio principale per rimanere a bocca aperta. Senza contare la miriade di film americani con scene girate al suo interno.

Il Grand Central Terminal è stato inaugurato nel 1913 ed è situato in posizione centralissima a Midtown Manhattan. Si tratta della stazione ferroviaria principale di New York e della più grande al mondo: 44 banchine per 67 binari disposti su due livelli, 41 nel piano superiore e 26 binari in quello inferiore, coprendo un’area di 19 ettari. Il Grand Central Terminal di New York serve più di 80 milioni di viaggiatori all’anno e attira oltre 20 milioni di turisti. Una quantità mostruosa di gente e in effetti il via vai di persone all’interno della stazione è impressionante.

autore: Fcb981 ; Eric Baetscher (Nota GC)

FACCIATA ESTERNA

Uscendo non dimenticate di osservare il costosissimo orologio che decora la facciata esterna del Grand Central Terminal. E’ il più grande Tiffany in vetro al mondo (4 metri di diametro), incastonato in una scultura del francese Coutan raffigurante 3 divinità greche. Mercurio, simbolo della velocità, Minerva, dea della saggezza, simbolo della sapiente architettura dell’edificio, ed Ercole, simbolo della forza degli uomini che hanno costruito il terminal.

scultura esterna (Nota GCS)
atrio di grand central terminal (Niota GC2)

ATRIO: l’atrio del Grand Central Terminal è elegante e raffinato, quasi un salotto urbano. si nota la maestosità dell’ambiente e degli elementi che lo costituiscono (scalinate enormi, pavimenti in marmo, finestroni ad arco, soffitti altissimi)

E’ così importante da un punto di vista turistico che ne esiste anche un vero e proprio tour, corredato ovviamente del possibile ed inmancabiole audiotour. A me sorprende perché si sta parlando di uan stazione di treni nata per essere funzionale ad una stanzione di treni!

A questo punto citiamo alcune di queste “particolarissime” caratteristiche tali da rendere questa stazione fgorse la staziuone dei trebni più turisticamente rilevante del pianeta Terra. Vediamo cosa ci fa vedere di così particolare questo toru. (ovviamente il particolare è essere a Manhattan, è questo che fa assumere a tutto un carattere di peculiarità, è il dove-luogo non il cosa)

orologio principale di grand Central Station (Nota O)

Tutti gli orologi della stazione sono spostati in avanti di un minuto esatto, per consentire qualche istante in più ai ritardatari. Va bene .

Poi abbiamo Nel Dining Concourse, vicino all’Oyster Bar, grazie al particolare soffitto a volte, è possibile provare un curioso fenomeno di rifrazione acustica. Se sussurrate qualcosa alla parete, qualcuno sul lato opposto della volta può sentire chiaramente quello che state bisbigliando! La galleria acustica viene chiamata WhisperingGallery. Praticamente funziona come una normale cantina (a volta) Però essendo definita un’attrazione particolare di un contesto particolare, allora richiama l’attenzione dei turisti. Lça genete va in visibilio per questo prodigio della fisica che è prodigio da tutte le parti del pianeta Terra.

Arriviamo alla particolarità del soffitto.

notare ikl soffitto (Nota S1)
soffitto (Nota S2)
soffitto (Nota S4)

Il soffitto originale, dipinto nel 1912 dal pittore francese Paul César Helleu Ci sono due peculiarità su questo soffitto: il cielo è dipinto al contrario, e le stelle sono leggermente fuori posto; una spiegazione è che il soffitto si basa su un manoscritto medievale, che raffigurava il cielo come sarebbe stato guardandolo al di fuori della sfera celeste. Il motivo per lo spostamento delle stelle è che il manoscritto raffigurava la loro posizione riflessa del cielo nel Medioevo e da allora le stelle si sono spostate a causa della precessione degli equinozi. La maggior parte delle persone, tuttavia, ritiene che Helleu abbia invertito l’immagine per errore e quando la famiglia Vanderbilt (il committente) ha saputo che il soffitto era dipinto all’indietro, ha cercato di spiegare che l’affresco rappresentava la visione del cielo secondo Dio. (Cioè praticamente ciò che interessa è la speculazione sul perché i conti delle-le posizioni delle stelle non tornino. Non vorrei sembrare superficiale anche se capisco che in questo acso risulterà difficile, ma tutto sommato anche qua non è che ci sia sta meraviglia del egnere umano da ammirare. Non so, ma uno sguardo mi sembra sufficiente per questa “opera” artistica, e allo stesso tempo non mis embra sufficiente come epr qualsiasi cosa esistente.

Altra caratteristica che non è una peculiarità di questa stazione metropolitana è:

NEGOZI E RISTORANTI

autore: Jazz Guy, The oldest operating eating establishment in Grand Central Terminal. (Nota OB)

La stazione del Grand Central Terminal è anche centro commerciale. Ospita numerosi negoziristoranti, gastronomie e fast food, oltre a un vero e proprio mercato di prodotti alimentari freschi, il Grand Central Market. Tra i negozi spicca l’Apple Store, affacciato sulle balconate che sovrastano l’atrio principale. Il ristorante più famoso nonché il più antico della stazione è l’Oyster Bar, dove gustare delle ottime ostriche e frutti di mare, a prezzi non esagerati. L’Oyster Bar si trova proprio sotto l’atrio principale, nel Dining Concourse, un’area che come suggerisce il nome è completamente dedicata alla ristorazione.

E per ultimo, una curiosità, Così giusto perché colpiscono sempre. Magari siete davanti alla evrità piùù colossale che avete mai avuto innanzi ma se uno vi dice una curiosità che potrebbe essere anche una scemenza, state pur certi che la prima andrà in secondo piano e della curiosità vi ricorderete sempre. Alkmeno così si dice. Proviamo. Quella che segue è una curiosità, anzi due, ma ve le lascio solo come rimandi all’indirizzo email visto che non sono proprio sfruttabili dai turisti.

A Look at the Hidden Tennis Courts of Grand Central Terminal, Once Leased by Trump It may come as a surprise to many city-dwellers that tennis at Grand Central Terminal has existed since the 1960’s. You can find courts on the fourth floor. (…)

https://untappedcities.com/2017/02/09/a-look-at-the-hidden-tennis-courts-of-grand-central-terminal-once-leased-by-trump/

Photo Essay: The Vast, Cavernous Spaces Beneath Grand Central Terminal ( https://untappedcities.com/2017/01/09/photo-essay-inside-the-vast-cavernous-spaces-beneath-grand-central-terminal/ )

va bene ora basta con questa Grand Central Station, facciamo finta di essere in un ideale tour della Midtown, così usciamo dalla stazione che ci ha tanto meravigliati (….) E rientriamo Rientrate ora sulla 5th Avenue e risalite lungo le vetrine dei negozi fino alla 50th Street (la via dello shopping)

SHOPPING! 5TH AVENUE E GARMENT DISTRICT

Il lussuoso negozio di Saks, sulla Fifth Avenue, addobbato per Natale

Potreste dedicare un pomeriggio o un intera giornata allo shopping, passeggiare lungo la leggendaria Fifth Avenue, per poi spostarvi verso i più abbordabili negozi del Garment District. é qui che sono concentrati i più importanti marchi della moda, troverete Zara, Victoria Secrets, H&M, l’imponente centro commerciale di Macy’s, il Manhattan Mall. Il Garment District è il centro della moda, dalla produzione alla vendita all’ingrosso e al dettaglio: non è raro imbattersi in carrelli di vestiti trasportati lungo i marciapiedi.

La Fifth Avenue è la via principale dello shopping di lusso e anche se quasi tutti i negozi saranno fuori dalla vostra portata, non perdetevi una passeggiata lungo questa via, nel tratto che va dalla 42nd strada fino alla 60th strada, all’angolo con il Central Park. Troverete il famosissimo Saks, Tiffany & Co, Bergdorf Goodman, Versace, Gucci, Armani, ma anche i più abbordabili Abercrombie, Niketown, NBA Store. Proprio dove la Fifth Avenue incrocia l’inizio del Central Park, non perdetevi un giro nel fantastico mondo dei giocattoli di FAO Schwartz o nel paradiso della tecnologia all’Apple Store.

ed ora una chiesa che fa tenerezza. forsde non sarebbe l’espressione più idonea per descruivere una chiesa, ma per descrivere questa chiesa nel suo contesto, direi che è ideale. Si tratta di St. Patrick’s Cathedral. Una chiesa in stile gotico, che come tutte quelle in stile gotico ti elevano verso l’alto, sembrano un ascensore per los pirito (uso il termino epr rimanere in tema religioso). Il punto è che questo ascensore visto dall’esterno dà più l’impressione di essere una chiesa romanica, bassa e tozza. Lo stile romanico è ben diverso da quello gotico. Se il primo è un ascensore per lo spirito il secondo è una dimora,una difesa per lo spirito. lo stile romanico con le sue robuste, basse e potenti strutture (basse è l’impresione ovviamente) sembra proteggerti dallo schiacciare del peccato, dall’invombente catastrofe che sembra alegge sull’uomo e sulle singole vite degli uomini. Ecco St. Patrick’s Cathedral è una chiesa in stile gotico che però genera l’idea di una chiesa in stile romanico. forse l’unico esempio al mondo. è il contesto che ce la rende così.

autore: Mariana Galiano , St. Patrick’s Cathedral (Nota ST)

St. Patrick’s Cathedral, la grande cattedrale di New YorkSt. Patrick’s is the largest decorated Gothic catholic cathedral in the US. La cattedrale, situata lungo la 5th Avenue nei pressi del Rockefeller Center, venne costruita tra il 1853 ed il 1878 in stile neogotico secondo i piani dell’architetto James Renwick Jr. Segue gli schemi delle cattedrali gotiche europee.

autore: Petrus Radix (Nota ST7)

Guardate che contrasto tra il vederla dall’esterno ed il vederla dall’interno.

autore: Hu Totya, interno della cattedrale (Nota ST2)

E per ultima ho lasciato una perla che rappresenta al meglio la parte migliore e più irrequieta del genere umano. È una perla nel suo complesso ed è uno scrigno per qualsiasi turista. È il MoMA Museum of Modern Art ( https://www.moma.org/ )

Il MoMA (Museum of Modern Art) si trova a New York all’11 West 53rd street, tra la Fifth Avenuee la Sixth Avenue o Avenue of the Americas. Questo polo museale ha avuto un ruolo decisivo per la promozione dell’Arte Moderna nel mondo ed è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti del pianeta.

La collezione conservata all’interno del MoMA è un’ineguagliabile antologia d’Arte moderna e Contemporanea e spazia dall’architettura alla fotografia, passando per serigrafia, design, arte multimediale e gli immancabili dipinti e sculture realizzati dalla fine del XIX secolo ad oggi. Tutti gli amanti dell’Arte sognano di poterlo visitare in quanto ospita alcuni tra i dipinti più famosi della storia come Il Ponte giapponese di Claude Monet, Le demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso, La notte stellata di Van Gogh, La città che sale di Umberto Boccioni e tanti altri.

MoMA – giardino interno (Nota MM)

Come visitare il MoMA

Per cominciare la visita si consiglia di partire dal quinto piano in cui sono custodite le opere più famose della collezione, quelle del periodo compreso tra il 1860 e il 1940 per poi procedere la discesa in ordine cronologico. Al quarto piano troverete opere più recenti a partire dal 1940 tra cui quelle dei Maestri Duchamp, Warhol e Pollock mentre le gallerie del secondo piano ospitano opere contemporanee. Il Giardino delle Sculture conserva molti capolavori della scultura moderna.

Kevin Dooley – Museum of Modern Art (MoMA) (Nota MM2)

Il museo

Il MoMa è stato fondato nel 1929 con l’obiettivo di diventare un’istituzione educativa per un pubblico di tutte le età. Possiede una collezione permanente tra le più invidiate al mondo alla quale aggiunge programmi educativi di altissimo livello. Sostiene inoltre una fornitissima biblioteca, archivi, e unlaboratorio di conservazione, tutti inseriti tra i più prestigiosi centri internazionali di ricerca, elargisce poi borse di studio e sostiene pubblicazioni di pregio.

Cosa vedere: le opere più famose

La collezione del MoMA è in continua evoluzione, al momento ospita quasi 200.000 opere d’arte moderna e contemporanea e tra queste più di 71.000 sono attualmente disponibili gratuitamente per la visione on-line, infatti, il MoMA può essere visitato virtualmente con il Google Art Project.

TRA GLI ESEMPI CHE VOI POSSO CITARE: QUESTO LO DOVETE CONOSCERE, CHE FA PARTE DI UN CICLO-VEDERE DOPO- PERCHE’ ATTINENTE AL GIAPPONE CHE ABBIAMO STUDIATO. E POTREBBE FUNGERE DA COLLEGAMENTO CON IL PRECEDENTE ARGOMENTO

Di Claude Monet – Museum of Modern Art Digital Image, Pubblico dominio,(Nota MM6)

Il ponte giapponese è un dipinto realizzato a olio su tela nel 1899 circa dal pittore francese Claude Monet. Misura cm 89,5×115,3 ed è conservato a New York nel Museum of Modern Art

Il soggetto è ispirato al giardino in stile giapponese del pittore presso Giverny, dove egli coltivava diverse piante esotiche che decoravano un ponticello di legno. Lo dipingeva in varie ore del giorno per vedere la luce del sole come cambiava. Le pennellate sono veloci, intense e in direzioni diverse in modo da dare l’impressione del movimento. La luce si riflette sulle foglie degli alberi e le ombre diventano colorate. Questo dipinto trasmette una sensazione di calma e tranquillità che ci viene trasmessa dalla verdeggiante natura circostante il ponte.

E questo altro ve ce lo metto perché mi piace troppo. Su questo quadro dovete essere informati, quindi (tra gli altri): https://www.arteworld.it/notte-stellata-van-gogh-analisi/

Sappiamo veramente poco riguardo il legame tra Van Gogh la notte stellata, poiché l’artista spediva periodicamente delle lettere al fratello Theo dove raccontava delle sue opere e della sua vita; all’interno di queste missive solo un paio di volte viene accennata questa opera e sempre di sfuggita, creando un grande alone di mistero attorno al quadro. Forse questo è proprio uno dei motivi che ha permesso all’opera di essere così affascinante (ma io non sono d’accordo).

All’interno di una lettera l’artista spiega la sua concezione della notte, definendola viva e molto più colorata rispetto al giorno e proprio nella notte stellata cerca di mettere in risalto la vita angosciosa e turbolenta che lega alla notte. In una prima occhiata, si nota molto rapidamente che il soggetto è un piccolo borgo di notte e con alcuni elementi naturali sullo sfondo.

Tra tutti troneggia il campanile della chiesa, elemento caratteristico dell’Olanda che tra l’altro è anche la patria di Vincent Van Gogh; quest’opera differentemente da molte altre è stata dipinta dall’artista semplicemente grazie ad un ricordo impresso nella sua mente e non utilizzando la tecnica en plein air tipica della scuola artistica dell’Impressionismo.

Ma questo quadro piace e mi piace a prescindere dai vari studi, motivazioni, indagini ecc. Anzi meglio, dimenticatevi tutto il resto ed immergetevi solamente nell’opera.Immergersi è il termine giusto. Eccolo:

Di Vincent van Gogh – bgEuwDxel93-Pg at Google Cultural Institute, zoom level maximum, Pubblico dominio, (Nota MM3)

Questo quadro è per me qualcosa di più. L’immagine di un qualcosa che dovrebbe essere quanto più stabile e tranquillo ci possa essere, un villaggetto di notte, si trasforma sotto quel tratteggio in un vortice ipnotico e avvolgente. Sembra che ti trascina nei vortici di una tempesta a cui non puoi sottrarti ma allo stesso tempo non c’è nessuna tempesta perché è solo un tranquillo e minuscolo villaggio di notte sperso in qualche campagna centro nord europea. L’immagine del moto, un movimento incessante, impetuoso, “emotivo”. Io l’adoro.

Fuori dalla colonna vertebrale centrale di Midtown giacciono anche particolari quartieri, l’unico che qua vi propongo è Chelsea.

MarineMax Manhattan / Chelsea Piers

Dopo un periodo, dall’inizio del Novecento, in cui era popolato prevalentemente da irlandesi, è ora un quartiere multietnico. L’area è ancora adibita ad uso industriale. La Eight Avenue è frequentata dal movimento gay, importante componente nella vita del quartiere.

Vi è inoltre una vasta zona dove sono concentrate numerose gallerie d’arte. Un tratto ferroviario sopraelevato e dismesso è stato ristrutturato e trasformato in una galleria pedonale piantumata.

Ospita la famosa High Line, un parco lineare realizzato su una sezione in disuso di una ferrovia sopraelevata in cui si inserisce nello spettacolo visivo, il Whitney Museum of American Art dell’architetto italiano Renzo Piano ( La metropolitana di New York è stata inizialmente costruita prevalentemente come ferrovia sopraelevata, nel corso dei decenni tuttavia quasi tutti i viadotti furono sostituiti da tunnel, portando così all’abbandono delle linee sopraelevate come la High Line. )

Whitney Museum of American Art sebbene non sia poprio a Chelsea è ad esso collegato proprio per via della High Line. museo legato all’arte moderna di autori amerivcani Il museo Whitney (Whitney Museum of American Art) di New York ospita un’ampia e interessante collezione di arte moderna e contemporanea americana.
Il Whitney Museum ha aperto nel 1931 e fino al 2014 il museo aveva sede lungo la Fifth Avenue, all’interno di una particolare struttura a forma di piramide rovesciata. Da maggio 2015 la collezione è stata trasferita nel Meatpacking District, giusto alla fine della High Line.

WHITNEY MUSEUM OF AMERICAN ART

SITOGRAFIA

Nota 1 https://en.wikipedia.org/wiki/File:Midtown_manhattan.jpg

Nota 2 https://www.flickr.com/photos/quintanomedia/16335452951/

Nota 3 https://warmbeercoldgirls.tumblr.com/post/16639260921

Nota E https://pixabay.com/it/photos/new-york-empire-state-building-1912582/

Nota E2 https://pixabay.com/it/photos/empire-state-building-1350511/

Nota E3 https://www.pexels.com/photo/empire-state-building-new-york-nyc-42535/

Nota K1 https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Kingkongposter.jpg

Nota C https://it.wikipedia.org/wiki/File:Chrysler_Building_at_night_from_Empire_State_Building_-_panoramio.jpg

Nota C2 https://www.publicdomainpictures.net/it/view-image.php?image=284312&picture=chrysler-building

Nota C3 Di w:User:Overandderivative work: Overand (talk) Chrysler_Building_by_David_Shankbone.jpg, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6882882

Nota C4 https://www.flickr.com/photos/davidgsteadman/30344744825

Nota C5 Di Tony Hisgett from Birmingham, UK – Chrysler Building Lobby, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47614492

Nota C6 Di Chris Sampson – 220714-165 CPS, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47983926

Nota CC https://it.wikipedia.org/wiki/Chrysler_Building#/media/File:Chrysler_Building_Lobby_2.jpg Di Tony Hisgett from Birmingham, UK – Chrysler Building Lobby, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47614576

Nota CC1 http://www.homekookoo.it/?p=4294

nOTA 34 By Julius Schorzman – Own work, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1564902 https://en.wikipedia.org/wiki/Chrysler_Building#/media/File:Chrysler_Building_Office_North_Facing_Window.jpg

Nota Z1 https://www.flickr.com/photos/centralasian/4941782288

Nota D32 https://en.wikipedia.org/wiki/Chrysler_Building#/media/File:Chrysler_Building_motifs_detail.jpg

Nota D33 Chrysler Building https://en.wikipedia.org/wiki/Chrysler_Building#/media/File:Chrysler_Building_eagle.jpg

Nota RC https://it.wikipedia.org/wiki/Rockefeller_Center#/media/File:GE_Building_by_David_Shankbone.JPG

Nota RC21 fonte: Southern Methodist University’s Central University Libraries (CUL) https://picryl.com/media/christmas-lights-channel-gardens-rockefeller-center-4a4c6c

Nota RC7 https://www.flickr.com/photos/flickr4jazz/3051638324

Nota RC 4 https://www.flickr.com/photos/iip-photo-archive/23818657598

Nota TR1 https://pixabay.com/it/photos/new-york-city-new-york-2834907/

Nota TR2 https://www.flickr.com/photos/skinnylawyer/6387516209

Nota TRD https://www.flickr.com/photos/pnoom/48075294307/in/photolist-2gfSrid-2gfSBPf-2gfSBQ7-2gfeUZj-2gffs5B-2gfeUXF-2gf6JPB-2gceWip-2gaSLcT-2g4ZsG8-2g4ZL2z-2g3PFMd

Nota CR23 https://www.flickr.com/photos/stevepeterson433/48025796833/in/photolist-2gfSrid-2gfSBPf-2gfSBQ7-2gfeUZj-2gffs5B-2gfeUXF-2gf6JPB-2gceWip-2gaSLcT-2g4ZsG8-2g4ZL2z-2g3PFMd

Nota UN https://picryl.com/media/united-nations-headquarter-peace-2cd2d2

Nota UN2 https://picryl.com/media/united-nations-new-york-sky-architecture-buildings-9c7acf

Nota TS1 https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:New_york_times_square-terabass.jpg

Nota TS7 https://pxhere.com/en/photo/422876

Nota N3 http://www.publicdomainfiles.com/show_file.php?id=13505661615548

Nota N4 https://commons.wikimedia.org/wiki/File:NASDAQ.JPG

Nota N6 https://www.flickr.com/photos/svachalek/52053486

Nota N7 https://www.flickr.com/photos/bfishadow/3100371688

Nota PL https://it.wikipedia.org/wiki/New_York_Public_Library#/media/File:New_York_Public_Library_May_2011.JPG

Nota BP3: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Aerial_photograph_of_Midtown_Manhattan_%26_Bryant_Park-2008,07.jpg

Nota BP7 https://www.flickr.com/photos/acnatta/3812264419

Nota GC https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Image-Grand_central_Station_Outside_Night_2.jpg

Nota GC2 https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Grand_Central_Station_Main_Concourse_Jan_2006.jpg#mw-jump-to-license

Nota GCS https://pxhere.com/it/photo/645467

Nota O https://www.publicdomainpictures.net/en/view-image.php?image=203677&picture=grand-central-terminal-clock

Nota S1 https://pxhere.com/en/photo/1175953

Nota S2 https://www.flickr.com/photos/sheila_sund/8372019352

Nota S4 https://boardingcompleted.wordpress.com/2013/02/16/ein-bahnhof-mit-geheimnissen-100-jahre-grand-central-station-in-new-york/

Nota OB https://www.flickr.com/photos/flickr4jazz/4057303042

Nota ST https://www.flickr.com/photos/mebemariana/37612308390/in/photolist-ZiEUTG-SYGvvZ-cGLGtb-9xUtkC-nSk7mJ-6ZUhzd-c1Hiib-R1CBgS-qCmyN-qE6Nxi-AELv4o-fA7npq-2egb8uq-e6KzP7-TnKuZm-bNhx4e-2aWQMSu-dSeBuT-JSVegg-BHuirL-24W4pxX-2MZMyY-amXMBM-5VFyJb-9ynNo7-9xUQuY-29i2xya-dBTRkD-YeSNs7-aihPg3-2fJkHSn-9AbzRf-22vu4t5-evDCoE-PQeHmL-sm4Dg1-d2xFNL-ru3VWs-2cDfTfC-cenABo-fHxh6z-28o8DFQ-UsSijJ-pyhZmq-YpHGbP-qzop4N-mMbvQL-pfEAon-mM9Rdt-Zss5gf

Nota ST2 https://it.wikipedia.org/wiki/File:St_Patrick%27s_cathedral_NY.jpg

Nota ST7 https://www.pinterest.it/pin/499547783644265878/

Nota MM https://commons.wikimedia.org/wiki/File:MOMAyard.JPG

Nota MM2 https://www.flickr.com/photos/pagedooley/6062337696/in/photolist-aeH4MJ-eeHZxb-8s56Pq-aeH4pq-bPnrCX-byM5QF-eeo9Cb-4Ypjzk-aCdGg9-4PPV3H-27jbqRz-ais7y-4PUb2q-8gAz88-oATFyi-Szxf7S-giXuV-ero94o-7ndSDb-d4aM8Y-edm48Z-4J81G8-9YosWN-9idL2b-aCb2zv-558QRd-4nmywv-495Sn8-bmd3Rc-nuzvoT-57u57j-bySa1X-2gEaL7-MMdwhC-7Xt2QF-8rB1VA-brFUw4-7ndS15-7tbmnW-5XxBZb-7rvbKb-7m7D9m-92dRDm-2RHJai-4HETPJ-c7svCQ-71Xmv-byYvS4-86VkWJ-2gxhPX

Nota MM6 https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17582207

Nota MM3 https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25498286

13 commenti su “Midtown”

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