Mar Adriatico: i competitor dell’Italia

Di Slovenia_map_CIA_fr.png: L’utente che ha caricato in origine il file è stato Flayas di Wikipedia in francesederivative work: Diablos86 (talk) – Slovenia_map_CIA_fr.png, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11381894

SLOVENIA La costa slovena è assai limitata, questo è un dato di fatto. Se la costa della Bosnia-Erzegovina è di soli 11km quella slovena è di poco più lunga: 47 km. A differenza della Bosnia però la propensione della Slovenia a proporsi come destinazione turistica l’ha portata a dar visibilità anche alla sua limitata fascia costiera (l’avevo già detto sopra ma lo ribadisco). Diciamo per iniziare che questo Paese si è imposto soprattutto come destinazione da week-end, per i turisti italiani del nord-est e per quelli austriaci. Questo anche grazie alla ripresa della tradizione austro-ungarica dei casinò, che ha nello storico casinò di Portorose, affacciato proprio sul mare, la stella di un circuito del gioco d’azzardo che coinvolge località marine, termali e montane del piccolo Stato. L’offerta turistica della Slovenia è per ovvi motivi più volta verso lo sfruttamento dell’entroterra che della costa. Tendenze turistiche recenti sono più indirizzate verso il turismo naturalistico (in particolar modo) turismo enogastronomico e turismo termale (storico). D’altronde le terme slovene sono tra le più antiche d’Europa, e quel che conta di più oggi sono quelle più a buon mercato (vedere: https://siviaggia.it/viaggi/terme-slovenia/1260/ )

In questo ambito la “proposta” slovena della sua costa e della sua “regione mediterranea” viene portata avanti anche come base di partenza per poi attirare il turista nell’entroterra.

La Slovenia è un mercato turistico in forte ascesa, e che ci interessa molto da vicino. Sia in quanto competitor dell’Italia sia per il fatto che proprio l’Italia costituisce il suo primo mercato di turisti stranieri. Nel 2019 gli italiani hanno costituito il 15% dei turisti stranieri che soggiornavano negli hotel della Slovenia. L’Italia è quindi il primo mercato turistico (vedere: https://www.triesteallnews.it/2019/10/20/slovenia-turismo-straniero-in-crescita-primato-a-italia-e-austria/ ) Al contrario invece il mercato sloveno non è molto di “sostegno” all’economia italiana, tanto è vero che l’enit non fornbisce studi sulla Slovenia (l’ENIT come ben ricordate si occupa di incentivare i turisti in ingresso e in funzione di ciò produce studi focalizzati e rivolti per attrarre i singoli mercati esteri). La crescita del mercato turistico sloveno per forza di cose è basata sull’entroterra, l’estensione costiera slovena è assai limitata. Ciò detto proviamo ad analizzarla a grandi linee. Prendiamo il sito ufficiale di promozione turistica sloveno. Il sito suddivide la Slovenia in più parti, tar cui quella che ci interessa è: la Slovenia Mediterranea. Fino ad un paio di anni fa (2018/19) questa parte era semplicemente “Slovenia Mediterranea”, dall’anno scorso la dicitura si era estesa ad inglobare la parte carsica. Ed ecco come qua veniva presentata questa sezione fino ad un paio di anni fa:

https://www.slovenia.info/it/dove/le-regioni-turistiche/la-slovenia-mediterranea

“Baciati dal sole
Le cittadine mediterranee Pirano, Isola e Capodistria attirano con i propri centri cittadini medievali, mentre a Portorose gli ospiti hanno a disposizione ricca offerta turistica. I salinai vi attendono nelle Saline di Sicciole, mentre le più belle grotte sotterranee al mondo si trovano nel Carso, nelle grotte di Postumia, nelle Grotte di San Canziano, nella grotta Vilencia e altre ancora. Anche i nobili cavalli lipizzani provengono da questi luoghi. Nel Collio goriziano, dove abbondano i colli vinicoli, vengono versati vini d’eccellenza profumati, che potete gustare in numerosi agriturismi ed enoteche.”

https://www.slovenia.info/it/dove/le-regioni-turistiche/la-slovenia-mediterranea

Ed ecco come viene invece attualmente descritta nella nuova sezione:

La Slovenia Mediterranea & Carsica riunisce le meraviglie del mondo carsico e il sapore del sale marino tradizionale. Le città costiere mostrano la loro bellezza al sole, la verde campagna istriana offre una cucina originale con olio d’oliva e piante selvatiche, Brda e la Valle di Vipava offrono vini di fama mondiale e il Carso rivela i misteri delle grotte sotterranee che sono tra le più visitate in Europa. Qui sono di casa anche i famosi cavalli bianchi lipizzani.

https://www.slovenia.info/it/dove/le-regioni-turistiche/slovenia-mediterranea-carsica

Questa “trasformazione” si deve al fatto che l’offerta “mediterranea” era necessariamente limitata. Già precedentemente le (poche) località balneari erano “integrate” con le proposte di escursioni nelle grotte limitrofe. Quindi come si diceva poc’anzi la Slovenia Mediterranea era una specie di cavallo di Troia per presentare le bellezze interne. Dalla prima citazione infatti è chiaro come la limitata estensione costiera imponeva alla Slovenia di allargare la sua “zona balneare”. Questo si inserisce anche nel generale allargamento della costa verso l’entroterra che si era visto per la Riviera Romagnola (in particolar modo Rimini) e più in generale per la Spagna (gli itinerari culturali). Nel caso sloveno però il motivo non era tanto quello di diversificare un’offerta turistica che ha raggiunto il suo apice e necessita di nuovi stimoli (oltre che per i noti motivi ambientali), quanto piuttosto la creazione vera e propria di un’offerta turistica legata alla costa. Si può dire che non è tanto il fatto che si apre l’entroterra per “alleggerire” la costa, ma proprio l’esatto opposto.

Vediamo infatti alcune località che erano proposte nella Slovenia “mediterranea” e quindi più propriamente marittima, proprio dal sito ufficiale e che nella nuova versione del sito ufficiale sloveno fanno parte integrante anche nella dicitura “Slovenia Mediterranea e Carsica”

Grotte di Postumia – origine carsica

Si tratta di più di 5 chilometri di gigantesche sale sotterranee e tunnel naturali, si possono visitare in parte a piedi ed in parte con il famoso trenino elettrico. Le grotte di Postumia sono un’attrattiva per famiglie e non solo. Durante l’anno vengono proposti anche eventi come un festival blues, il Presepe vivente nel periodo natalizio e numerosi concerti nelle sale sotterranee.

Di Andrj15 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32290449 https://it.wikipedia.org/wiki/Grotte_di_Postumia#/media/File:SCGP_15.jpg

Un’attrazione da sempre nota e che ha reso nota la Slovenia, vedere questa cartolina del XIX secolo.

Description
English: Postcard of Postojna Cave.
Date
late 19th century https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Postcard_of_Postojna_Cave_(17).jpg

Il castello di Predjama

Che sappia io, per quanto possano contare queste classifiche, si tratta del più grande castello in grotta al mondo. Si trova nelle immediate vicinanze delle grotte di Postumia, su uno sperone alto 123 m. La sua peculiare conformazione si sposa con la ricchezza storica che trasmette. Durante l’estate si può visitare la grotta sotto il castello, considerata la seconda grotta più lunga della Slovenia (non che sia una gran classifica ma visto che il Paese si erge per una buona parte su territorio carsico …). Il castello viene ovviamente sfruttato anche per eventi che rieccheggiano il sempre affascinante mondo medievale. Ogni anno si tiene infatti il torneo cavalleresco di Erasmo, che è la manifestazione medievale di maggior rilievo ed estensione in Slovenia.

Foto di ivabalk da Pixabay https://pixabay.com/it/photos/predjama-predjamski-grad-castello-2571932/

Certo che questo castello ha un ché di “draculesco”:

Le grotte di San Canziano

è un imponente monumento naturale, non per nulla inserito nell’elenco dell’Unesco quale patrimonio mondiale. Le grotte di San Canziano sono fenomeni carsici notevoli, ricche di colonne calcaree e caratterizzate da un fitto intrigo di antri sotterranei, nonché dal più grande e profondo canyon sotterraneo al mondo. Almeno così si trova sempre scritto (ma su questo dovrei verificare con più attenzione).

https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Burger_SJ_SumecaJama_01.jpg

Certo che se questa è la parte carsica collegabile alla costa, la costa a sua volta ha molto da offrire seppur in un’estensione assai limitata (47 km). Questa era la descrizione che ne forniva il sito:

Capodistria, Isola, Pirano, tre cittadine istriane costiere dal ricco passato e presente, dove si intrecciano culture. Scoprite il loro spirito mediterraneo nelle antiche vie, nelle gallerie d’arte, nei musei e nei mercati cittadini. Rilassatevi col ritmo vivace degli eventi estivi, assaporate le prelibatezze locali, rinfrescatevi nel mare nelle torride giornate estive. Nel famoso luogo di villeggiatura Portorose verrete coccolati in diversi alberghi con piscine e ristoranti, mentre nei casinò potrete divertirvi fino a notte fonda. Gli amanti dei giochi d’azzardo visiteranno sicuramente anche la famosa cittadina Nova Gorica.

Pirano, città dei sogni

Una delle città più fotogeniche del Mediterraneo che ha mantenuto il suo fascino nel corso del tempo. Entrare nella pittoresca Pirano, significa conoscerne la sua ricca storia e cultura. Effettivamente sembra una città abbracciatra dal mare, per dir la verità un pò come tante altre della costa dalmata.

Le caratteristiche sono quelle delle città medievali, dagli stretti vicoli interni alle antiche mura della città. Alla ovviamente piazza centrale. Qua si è accolti dalla statua del cittadino più famoso di Pirano – il celebre compositore e virtuoso violinista Giuseppe Tartini, che nacque proprio vicino ad essa. Non vi posso offendere se non lo conosciate perché sinceramente non lo conoscevo nemmeno io. Qua per rendervi l’idea vi inserisco alcune immagini della città.

Elena FranchiniSegui
Pirano (Slovenia) https://www.flickr.com/photos/141875141@N06/39369575224
la piazza dedicata al “noto” violinista

La città vanta numerose istituzioni culturali e artistiche, molte delle quali legate all’ “illustre”violinista, come il Teatro Tartinile Gallerie costiereil Museo Marittimo e l’Acquario. Nel corso di tutto l’anno si tengono anche molti altri eventi culturali. E poi ci sono gli eventi tradizionali. Ogni anno, in occasione della festa di San Giorgio, il santo patrono della città di Pirano, viene organizzata la Festa dei salinai per onorare il famoso sale delle saline di Sicciole. In autunno, gli abitanti di Strugnano organizzano la Festa dei cachi …

E poi va citato Portorose (in sloveno: Portorož), si tratta di una località sita nel comune di Pirano (Slovenia), di 2.937 abitanti.

Dalla fine del XIX secolo la cittadina è divenuta un conosciutissimo centro termale e balneare e dall’inizio del Novecento è divenuta una delle spiagge più conosciute nel litorale altoadriatico. L’economia di Portorose si basa principalmente sul turismo il quale però non è legato esclusivamente al turismo balneare. Vi sorgono infatti anche alcuni centri termali che propongono cure attraverso l’impiego di acque saline e fanghi curativi, che possono concorrere alla cura di patologie della pelle e i postumi delle malattie reumatiche. La località è dotata nelle vicinanze di un piccolo aeroporto, e un molo turistico attrezzato che può accogliere fino a 1000 imbarcazioni.

Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=851286 https://it.wikipedia.org/wiki/Portorose#/media/File:Portorose_map.jpg

E come si diceva uno degli elementi (attrazioni) principali di Pirano è sicuramente il casinò

Porto Rose è alla “base dewl corno” frontale

La Marina di Portorose è la più garnde della Slovenia (non che abbia molta competizione) e assieme alla Marina di Isola fornisce un ottimo punto per ormeggiare la propria barca a vela o ottimo punto per fare scalo durante delle traversate nell’altoadriatico. L’ottima infrastruttura, gli ormeggi sicuri, il servizio di manutenzione e la vicinanza dei centri storici con una ricca offerta gastronomica sono un buon bighlietto da visita. Sulla costa slovena si può anche noleggiare una barca a vela con lo skipper.

Altra città da segnalare è sicuramente Capodistria, in virtù (ma non solo) per il forte legame che ha con l’Italia. Ancora oggi poco meno del 3% della popolazione è di madrelingua italiana. è una città che attira maggiormente per la sua offerta storica più che come meta di turismo balneare per questo non mi ci soffermo. E d’altronde da un pounto di viosta economico il suo porto non è tanto importante come porto da “diporto” ma come porto commerciale e industriale, in tal senso è uno dei principale del nord Adriatico. Anche l’area industriale è abbastanza estesa per essere una piccola città. Ciodetto rimane una città bella sotto il profilo della pianta urbanistica, tipicamente medievale.

capodistria

Sempre in questa parte mediterranea il sito poi consiglia anche:

…e in campagna
Avventuratevi tra gli ulivi e i vigneti, sulle colline con piccoli villaggi. Il paesaggio istriano è una vera oasi di particolarità etnologiche, culturali e naturali. Fate una gita a Hrastovlje, nei villaggi dei colli di Šavrinje o sul Kraški rob e nella valle dei castelli. Sul Carso si trova uno dei villaggi medievali più pittoreschi e antichi, San Daniele del Carso (Štanjel). Al centro della regione vinicola del Carso è sistemato il paese di Dutogliano, attraversato dalla strada del vino del Carso, in cui è possibile ammirare l’orto carsico di Pepa e la storia di Pepa. Il vino di casa, l’olio e i tartufi si trovano negli interessanti paesini istriani, circondati dalle coltivazioni di ulivi e vigneti. Non scordatevi di visitare il movimentato paesaggio vinicolo del Collio, famoso per i vini d’eccellenza.

orto carsico di “Pepa”: https://www.tripadvisor.it/LocationPhotoDirectLink-g1493758-d10371990-i298275718-Pepa_s_Karst_Garden-Dutovlje_Slovenian_Littoral_Region.html

https://www.visitkras.info/it/il-giardino-carsico-di-pepa-e-i-suoi-racconti

(il link è per vedere questo orto carsico di pepa, mi incuriosiva il nome …)
In 2015, a cultural monument of local importance, the Nježna House[8] (Nježna hiša) was renovated with the help of EU funds. The house is named after its last inhabitant, Pepa Nježna.

Goriška Brda
Nella regione delle colline vinifere si versa l’inebriante vino d’eccellenza che potete degustare nei numerosi agriturismi e nelle vinoteche. (info sui vini sloveni-ci punta molto- https://www.slovenia.info/it/esperienze/l-enogastronomia/i-vini-della-slovenia ) Vi verranno inoltre servite le prelibatezze caserecce, in primavera farete una scorpacciata di ciliegie e altra frutta fresca, mentre in autunno vedrete maturare le olive. In occasione di numerosi eventi starete in compagna di amici e abitanti locali, mentre una passeggiata in natura aumenterà il vostro benessere. 

Goriška Brda: https://the-slovenia.com/wp-content/uploads/2019/03/smartno_Gorika-Brda_www.brda_.si_.jpg

è interessante vedere come in ambito anglosassone questo borgo viene definito come “The Tuscany of Slovenia” ( https://forgetsomeday.com/brda-tuscany-of-slovenia/ ) o anche: https://the-slovenia.com/travel-lifestyle/goriska-brda-slovenias-tuscany-2/ )

Insomma anche nella sola “Slovenia Mediterranea” (la Slovenia manifesta una vocazione fortemente “alpina” e “pannonica”, il richiamo al turismo balneare è minimo (come la sua costa d’altronde) e più che altro si dovrebbe far riferimento (come fanno loro) al turismo marittimo (legato per esempio all’escursioni in barca a vela)

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