Dubai “Autentica” e Turismo Culturale

ARTE E DUBAI

E SULL’ONDA LUNGA DI ABU DHABI ANCHE A DUBAI si è approdati all’arte. si è approdati all’arte e ad un’arte in linea con i gusti occidentali anche se rivisti tramite filtri orientali, sia come strategia di richiamo turistico. Ma sia anche credo che non sia del tutto per il fatto che l’arte è un mezzo fisico di conservazione della ricchezza che soprattutto nel nostro mondo abbia pochi eguali. Il possedere un’opera d’arte è come avere la certezza di conservazre (se non implementare) un buon malloppino di soldi (mettere meglio). Questa caratteristica economica che le opere d’arte ricoprono nel nostro mondo, non cerdo abbia lasciato del tutto indifferenti i ricchi emiri.

Ad ogni modo riguardo lo sfruttamento dell’arte (delle opere d’arte) a fini turistici la vera perla della Penisola Arabica è senza dubbio Abu Dhabi (la vedremo). Dubai a paragone impallidisce. Ciò non toglie che soprattutto negli ultimi anni si sia lanciata anche essa nell’attirare l’attenzione del mondo degli amanti dell’arte. In riferimento a ciò si può vedere anche un articolo forse un pò datato ma proprio per questo ottimo ad illustrarci come nei due emirati si sia svilupatta questa tendenza e questa “vena” artistica. D’altronde l’arte a livello globale oggi si basa su criteri che almeno di aprtenza sono inerenti alla cultura occidentale ma che ormai sono stati fattui propri da tutti i contesti (da pressoché tutti i contesti), su questo ha giocato un ruolo fondamentale lo sviluppo economico e tecnlogico del mondo occidentale negli ultimi 2-3 secoli. Di questo magari parleremo quando affronteremo la questione dell’Unesco. Ma ora torniamo a Dubai e alle sue attrazioni prettamente e volutamente artistiche.

Dubai si sta attualmente impegnando nell’offrire esperienze artistiche ai suoi visitatori. Non è un impegno sfarzoso come quello nella realizzazione di hotel e mall impressionanti, ma ad ogni modo è sicuramente un impegno notevole per gli standard di qualsiasi altro Paese terrestre. Lo sta facendo soprattutto attraverso Street Art e opere a cielo aperto che possono essere ammirate tutto il giorno. Per assaggiare questo sforzo (e mai verbo “assaggiare” è stato più preciso per “gustare” un’opera d’arte) è sufficiente andare sul viale Emaar Boulevard. Qua si trovano delle sculture enormi che rappresentano tematiche quali “la vita equestre, i paesaggi del deserto e la forza della comunità locale, tanto care a Sua Altezza lo Sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Vice-Presidente e Primo Ministro degli EAU nonché Governatore di Dubai” (così viene proposto in https://www.visitdubai.com/it/articles/guide-to-public-art-in-dubai , e la propspettiva come sapete conta tanto. Figurarsi quella di chi paga).

Scultura “Together” esposta in Emaar Boulevard a Dubai. Foto di: Dr. Norbert Heidenbluth

Se fate in giro nel sito web appositamente creato per far vedere e pubblicizzare tali opere d’arte troverete molto in comune con tendenze piuttosto globali o comunque ben in voga in Occidente. Il sito: https://www.artemaar.com/home.

Ovviamente per tali opere sono stati chiamati anche artisti di fama internazionale, come per esempio Botero:

Horse 2007 opera di Botero, opera che si trova in Emaar Boulevard.

Questo ampio viale affollato di opere d’arte si trova inoltre a breve distanza sia dal Burj Khalifa (che potremmo definire un’opera d’arte di per sé stessa), sia dalla nuova Opera di Dubai. Un’opera costruita sui più moderni standard costruttivi e per dare una brillante esperienza sia visiva che acustica all’appassionato (o al curioso) che vi si reca per assistere ad un qualche spettacolo.

Dubai Opera, foto di: Greger Ravik

Ma a Dubai, il centro commerciale che vuole essere centro commerciale, quell’alone di arte e commercio poteva non trasformarsi in un qualcosa di tangibile? Poteva non trasformarsi in un ecntro commerciale? In nquesto selciato tracciato dall’esplorazione dell’arte si è inserito quindi un nuovo complesso del City Walk . Cos’è City Walk? è un nuovo e particolare centro commerciale, ma piuttosto che parlarvene vi do quello che vi serve per fare le vostre considerazioni. Questo è il link al sito https://www.citywalk.ae/en/ questi che seguono sono i commenti su tripadisor (spero che non siano bot, su queste cose non si sa mai ma allo stesso tempo sinceramente qua lo dubito che lo siano) https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g295424-d7595204-Reviews-City_Walk-Dubai_Emirate_of_Dubai.html , e qua che segue avete la presentazione fatta dal sito di rpesentazione di Dubai:

Shopping trendy all’aperto nel cuore della città
Fate una passeggiata a City Walk, la nuova area commerciale più interessante di Dubai.
Negozi chic, ristoranti all’aperto, spazi progettati con stile, e anche un hotel boutique di tendenza che prende il nome di La Ville Hotel and Suites, costituiscono questa destinazione all’ultima moda.
City walk combina ad arte shopping e intrattenimenti, tra cui gli eccezionali Hub Zero, Green Planet e Mattel Play! Una cittadina, un cinema e un programma non stop di eventi. Alle famiglie piaceranno sicuramente i viali pedonali in stile europeo, che si estendono per vari isolati dalla città fino a Jumeirah.
Gli appassionati di moda andranno matti per la vasta scelta di boutique locali e internazionali, disposte attorno a ottimi ristoranti sia all’aperto che al coperto, tra cui i fascinosi nuovi locali di tendenza di La Ville Hotel and Suites, come Graze e Chival.
Altri locali famosi includono: Farzi Cafe (cucina indiana moderna), Aubaine (gastronomia francese), Sikka Cafe (cucina fusion degli Emirati), Cocoa Kitchen (per chi ama i dolci) e molti altri ancora.
Date un’occhiata agli orari per vedere se è in programma qualche spettacolo dal vivo, prenotate un tour gastronomico in uno dei ristoranti o fate semplicemente quattro passi lungo gli splendidi viali che hanno reso celebre quest’area.

https://www.visitdubai.com/it/pois/city-walk

Tra le tante considerazioni che si possono fare, quelle qua più pertinente e che emerge è che nell’intento di introdurre la street art nel nuovo complesso del City Walk, si è voluto chiamare 15 noti artisti internazionali (da loro definiti come “15 dei migliori artisti da tutto il mondo”) per fargli realizzare opere d’arte per aggiungere questa “valenza” o questo “velo” artistico ad un’area che è comunque un’area commerciale. E questo sforzo di creazione artistica aveva l’obiettivo (da parte di chi l’ha commissionato) di aggiungere “un interessante elemento extra al City Walk, con opere sorprendenti, innovative e che, in alcuni casi, invitano alla riflessione” (questa parte tra virgolette è proprio tratta da visitdubai.com. Ad ogni modo tra le varie opere si può citare il Lenticular Mural in Dubai realizzato da un artista newyorkese: http://www.beaustanton.com/projects/lenticular-mural-in-dubai/

Ovviamente in quest’area si tengono anche esposizioni artistiche momemntanee. Per esempio dal 1 al 7 marzo del 2018 il City Walk ospitò anche un festival artistico particolare, il Dubai Canvas 3D, una manifestazione che si era già tenuta negli anni precedenti sempre a Dubai. Nelle rpesentazioni di vari giornali e televisioni in lingua inglese si dice che è una manifestazione annuale di Dubai, in verità però non ho trovato nessuna menzione o pubblicità per il 2019. Ad ogni modo qua i visitatori hanno potuto passeggiare nella galleria a cielo aperto fatta di opere che davano effetti ottici in 3D, hanno potuto quindi interagire con queste opere d’arte. Vi faccio vedere un video di rpesentazione di questo festival

C’è questo video che fa vedere alcune opere e l’effetto ottico. L’ha fatto qualche babbo o mamma o parente ad una bambina. Diciamo grazie per averlo messo a disposizione e in funzione della gratitudine non commentiamo.

Questo video è una presentazione di un telegiornale di un’emittente televisiva del golfo in lingua inglese.

In funzione di ciò vi faccio vedere questo filmato del 2015 e fatto sempre a Dubai che vi fa vedere come si realizzano queste opere

In questo ambito della Street Art va sicuramente menzionata Karama Street Art, un vivace quartiere che confina con Bur Dubai noto soprattutto per le occasioni che si trovano in fatto di capi d’abbigliamento, tessuti e prelibatezze dell’Asia meridionale. In questo ambito ricorda molto new York. Sia per le “attrazioni” create per la metropolitana, sie per esempio per le politiche (o p erl naturale propoensione artistica o volontà artistica) che troviamo ad Harlem. Qua a Karama Street Art otto artisti di strada hanno dipinto 24 enormi murales sulle pareti di 12 edifici residenziali e negozi del vivace quartiere, rendendo l’atmosfera ancora più interessante. Ai sei artisti internazionali invitati a partecipare all’iniziativa, si aggiungono vari artisti degli EAU.

Forse però la zona votata all’arte per eccellenza di Dubai è Alserkal Avenue. Via situata nel quartiere industriale di Dubai, dove ex magazzini vennero trasformati in gallerie d’arte già nel 2005-6. Qua si espongono opere di contemporanei artisti mediorientali. Se noi pensiamo a quanto a Dubai abbia speso per erigere grattacieli e centri commerciali e poi pensiamo che le principali esposizioni d’arte, le prime che hanno richiamato l’attenzione del mondo artistico internazionale, almeno nelle intenzioni, siano state fatte e tuttora si fanno in ex magazzini, allora capirete che al di là di un accenno alla suggestività del luogo per delle gallerie d’arte, non è che a Dubai ci sia stata molta convinzione nel puntare sull’arte come trampolino di lancio per lo sviluppo turistico. è vero che la logica potrebbe essere associabile a quella che ha portato a Londra alla creazione della famosissima Tate Modern Gallery, La Tate Modern Gallery è stata innaugurata nel 2000 all’interno di una ex centrale termoelettrica, cosa idealmente non molto distante dai ex magazzini di Dubai (a livello di di logica, due ambiti totalmente in teoria avulsi all’arte ma ad essa convertiti). Ma è palese il dislivello di importanza che l’innaugurazione della galleria londinese ha con le gallerie di Alserkar Avenue. Anche solo considerando gli spazi ad essa dedicati con tutti gli annessi. Le dimensioni più mastodontiche della stessa ex centrale, ma anche per esempio il fatto che gli si è costruito parallelamente e proprio davanti il ponte più moderno di londra, il Millennium Bridge. Le differenze sono sostanziali. Come le differenze con gli investimenti di Abu Dhabi sul medesimo settore. Magari quando faremo Abu Dhabi capirete meglio quello che qua voglio dire. Nel far questo intanto tenete bene a mente questi ex magazzini che poi li confronteremo con gli investimenti fatti da Abu Dhabi sul settore artistico al fine di sviluppare il turismo legato all’arte.

Gli ex-magazzini di Third Line Gallery
Gli ex-magazzini di Third Line Gallery

Le immagini che seguiranno sono atte a mostrarvi il tipo di opere esposte in questi ex magazzini. Quando si parla di arte siamo sempre in un contesto ambiguo (ne parleremo quando tratteremo dell’UNESCO. La stessa parola “arte” andrebbe discussa ampiamente a seconda del contesto sociale e culturale nonché geografico. Ad ogni modo tenete a mente che l’arte araba sotto l’influenza islamica aveva assunto dei presupposti differenti da quella occidentale cristiana (seppure determinati elementi sono comuni all’area geografica più che alla cultura considerata. Per esempio mi riferisco all’iconoclastia che si diffuse fortemente anche nell’impero bizantino). Concretizziamo il tutto con un esempio strettamente pertinente. è vero che in passato in Italia la calligrafia era molto più importante di quanto non sia stata negli ultimi 50 anni (per esempio a scuola nella pagella un voto era legato alla calligrafia … avrei avuto serissimi problemi …) ma da noi la calligrafia non ha mai costituito una forma artistica da ammirare. Non ci sono opere d’arte agli Uffizi o in qualsiasi altro nostro museo d’arte che siano legati alla calligrafia di per sé stessa. In Oriente il discorso è ben diverso. In questo forse la cultura araba è più simile a quella dell’estremo oriente piuttosto che alla nostra (con cui ha tantissimi legami). Da loro ci sono ancora oggi (giustamente e meno male!) musei d’arte di calligrafia. Musei dedicati solo esclussivamente alla calligrafia. Dedicati a come sono stati scritti dei versetti del Corano (visto che non potevanoe ssere rappresentati in altro modo, come vedremo). In questo ambito quindi le opere esposte fin dal 2006 alla Third Line Gallery, possono risultare quasi sorprendenti. Forse lo sono ancor più le opere esposte ad Abu Dhabi, ma quella è un’altra storia. Ve ne mostro alcune nelle immagini sottostanti.

Forse l’approdo (attuale) finale di questa volontà di espansione sul versante del turismo artistico (o per lo meno sulla volontà di espandere questo ambito turistico come ambito complementare e di supporto alle altre declinazioni principali del turismo a Dubai) è stata la creazione del Dubai Street Museum. Questa iniziativa avanguardista ha l’obiettivo di trasformare alcune zone degli Emirati in gallerie d’arte a cielo aperto.

Nella prima fase del progetto, 12 artisti da tutto il mondo hanno dipinto 16 murales sulle pareti di vari edifici di 2nd December Street, una via storica di Satwa, ciascuno dei quali raffigura la ricchezza della storia e della cultura degli EAU.

https://www.visitdubai.com/it/articles/guide-to-public-art-in-dubai

E per chiudere ritorno a quanto detto all’inizio di questa pagina web. Ritorno alla connessione tra arte e ricchezza. All’arte vista anche come modo per conservare ricchezza. Cosa che ovviamente non lascia indifferente i nuovi Paperoni del XXI secolo come quelli dei secoli passati. Giustamente. In questo ambito è senza dubbio da menzionare è una fiera: Art Dubai. Art Dubai si tiene a cadenza annuale presso il Jumeirah Madinat. La prima fiera si è tenuta nel 2007, da allora è diventata una tappa annuale fissa (e in crescita) nella vita di Dubai. Questo è l’indirizzo al sito web ufficiale: https://www.artdubai.ae/ e questo che segue è tratto dalla relativa voce di wikipedia inglese (per chi è interessato è ricca di riefrimenti che ovviamente sono più interessanti della sintesi che la stessa wikipedia offre e di cui ringraziamo e del sempre omnipresente ringarziamenti a sua “altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum” .)

Art Dubai is a leading international art fair that takes place every March in Dubai. Founded in 2007, Art Dubai is the pre-eminent platform for art from the Middle East, North Africa and South Asia. Each year, the fair features a globally diverse lineup of over 90 galleries from more than 40 different countries, from household names to emerging art spaces, making it the world’s most globally diverse art fair. Art Dubai is one of the major events on the international arts calendar, attracting over 28,000 visitors in 2018, including UAE-based, regional and international collectors, curators, patrons and nearly 100 visiting museums and institutions. Alongside its gallery halls, Art Dubai’s extensive programming includes commissioned artists’ and curators’ projects, residencies, education initiatives and the Global Art Forum. Art Dubai is held under the patronage of His Highness Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice President and Prime Minister of the UAE and Ruler of Dubai.

https://en.wikipedia.org/wiki/Art_Dubai
Exhibition stalls at the 13th edition of Art Dubai (2018)
Donnavann – Own work

E questa è la cornice dove annualmente si tiene questa importante fiera, ART DUBAI presso il Jumeirah Madinat. La cornice rientra in pieno su come Dubai voglia apparire. Su quella vocazione lussuosa tramite cui debba essere ben riconoscibile nel mondo. E quindi non si parla più di ex-magazzini. Tutt’altro.

Guilhem VellutSegui
Madinat Jumeirah @ Dubai OLYMPUS DIGITAL CAMERA
Warm sunset rays hitting beautiful Madinat Jumeirah and Burj Al Arab. Dubai, UAE. Djordje RadovanovicSegui
Sunset in Madinat Jumeirah

Per i lavoratori del settore arte, tale fiera migliora di anno in anno sia in quantità che in qualità.

L’apertura “intellettuale e culkturale” di Dubai permette anche esposizioni di opere politiche che nella vicina Arabia Saudita sarebbero impossibili da esporre. Tra i temi politici sfruttati recentemente da numerose opere d’arte abbiamo il conflitto palestinese e le guerre civili del Libano e della Siria. Non è un caso che proprio nell’estate 2020 gli EAU hanno aperto alle relazioni diplomatiche con Israele (a chi interessa vedere ils eguente articolo: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/accordo-israele-eau-oltre-il-processo-di-pace-mediorientale-27198 ) . Un’ewresia solo fino a poco tempo fa.

Per i ricchi sceicchi e investitori i quadri e le sculture sono molto appetibili come forma di investimento, molto spesso anche più rispetto alle azioni o alle obbligazioni. Oltre a essere un ottimo motore per l’ingresso di Dubai tra le mete più ambite del turismo culturale a livello globale.

Herry LawfordSegui
Dubai

Madinat Jumeirah
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